Giustissimo.
Una delle cose più importanti è l’acquisto della prima casa, ma non come scelta in se (a volte si può, a volte non si può), piuttosto come tipologia, prezzo, locazione e utilità in base alle proprie reali esigenze del momento.
La nostra prima casa era abbastanza piccola, ma in un paese appena fuori città.
Era nuova, molto ben costruita e quando l’abbiamo venduta abbiamo ricavato il doppio del suo valore iniziale (in 7 anni).
Certo, erano altri tempi (anni ‘80 e primi anni ‘90) e l’inflazione galoppava (così pure il prezzo delle case).
Ma in quei sette anni la grande città si è espansa ed ha praticamente “inglobato” il paesello, con conseguente incremento dei prezzi degli immobili. Visto che puntavamo ad avere figli (ed anche più spazio), abbiamo deciso di spostarci nel paese “successivo”, verso la campagna.
Non ci cambiava praticamente nulla nello spostamento verso il luogo di lavoro, ma solo qualche chilometro in più (3) per recarci in centro città.
Per quelle dieci volte all’anno che andavamo, non ci cambiava certo la vita percorrere quei pochi chilometri in più.
Ma così facendo abbiamo trovato una casa, quella attuale, ad un costo accettabilissimo (ora è ridicolo) e di dimensioni adeguate per poterne uscire solo “coi piedi davanti”, come si dice da noi, cioè valida per tutta la nostra vita.
Il “trucco” è stato quello di non fare mai un passo più lungo della gamba, e sapendo aspettare abbiamo colto le occasioni.
Certo, ci sono case più belle, più grandi e più vicine al centro, ma onestamente non ci servirebbe, anche perché il figliolo se n’è comprata una per conto suo, seguendo il nostro “stile di acquisto” (il paesello successivo), che nel suo caso gli rende ancor più comodo il viaggio verso il lavoro, e pertanto la nostra si è “ingrandita”.
I vantaggi e gli svantaggi di vivere fuori dal centro città sono tanti, ma credo che in un momento come questo sia meglio abitare fuori dai coglioni (intesi anche come persone).
Tanto i grandi centri commerciali nascono nelle periferie delle grandi città, per cui si raggiungono più facilmente da fuori che dal centro storico.
Non ci sono grandi teatri o musei raggiungibili a piedi, gli autobus/corriere sono in numero limitato e non coprono tutti gli orari e le destinazioni, ma considerando il Covid (e le relative chiusure, e soprattutto la pericolosità virale dei mezzi pubblici) è molto meglio così, cioè stare fuori dalle balle e godersi una casa molto più grande, con una vista sulle colline (o sul mare, o sul lago, o sui monti a seconda dei casi) invece del grigiore del palazzone costruito di fronte.
Io non tornerei mai più a vivere in centro città.
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