Citazione Originariamente Scritto da tony le magnific Visualizza Messaggio
Caro Desmonio




ilmio parere no e mio, e la legge che parla chiaro...

Primola EUROPA e la EUROPA e la ITALIA e la ITALIA qua in Italia lecose sono diverse le legge assicurative sono diverse

Primoche tutto dobbiamo capire cosa e un terreno privato giustamente lodice la parola e PRIVATO DIACCESSO dientrare qualsiasi persona, attraverso di IMPEDIMENTOFISICO,,recisioni di tutti tipi (parete, filo spinato, sbarre ecc. ) allorae privato,,, e dire no può entrare NESSUNA PERSONA ne anche unBASTARDO con tutta la voglia di fare LA MULTA.

sitratta di aree in cui è possibile anche sostare, ma a cui nonè consentito l’accesso al pubblico.Zone in cui le compagnie assicurative non sono tenute a garantire lacopertura assicurativa e, in caso di incidenti, saranno i soggetti arisarcire/coprire i danni causati.

Laproprietaprivatasipuoentrare qualsiasi persona LASCIA DI ESSERE PRIVATO,, Esempio ilcortile condominiale, il parcheggio del supermercato, una strada notransennata, ( come il caso di qui se parla in questo post ) unparcheggio sotterraneo di un palazzo ( pensate si se prende fuoco ebruciano 50 macchine e risulta SENZA RC ),oppuredi zone nelle quali si effettuano operazionidi carico e scarico merci.inquesto caso la macchina NON PUO ESSERE PRIVA DI RC AUTO.



Infatti,sono soggetti alle normedel Codice della Stradaeall’articolo2054 del Codice Civile,oltre all’assicurazioneobbligatoria.Pertanto in tutti gli spazi il cui accesso è aperto a un numeroindistinto di persone, vengono applicate le norme sulla RCautoesul risarcimento danni. Questo andrà corrisposto ogni volta in cuil’areaprivata sia di uso pubblico, ancheall’assicurazione obbligatoria (legge n.990 del 1969).


Logicamentese io ho una macchina dietro il fenile in campagna e in proprietà privata perché di quella parte non ce passaggio eusopubblico PUO ESSERE PRIVA DI RC AUTO.



giudici hanno, comunque, già sottolineato le enormi ripercussioni che l'eventuale recepimento della normativa europea potrebbe avere nel nostro Paese. Se l'assicurazione, infatti, dovesse "essere parametrata a ogni uso del veicolo conforme alla sua funzione abituale", sottolineano, ci sarebbero inevitabili "ricadute" dal punto di vista dell'economia generale. "Per un verso - osservano i giudici - prospettiva di un incremento finale dei premi assicurativi, per l'altro di lettura di questi come redistribuzione sociale dei costi dei sinistri, nell'ottica di una più compiuta tutela delle vittime".
Il Collegio pone quindi alle Sezioni Unite il seguente quesito: "Se l'articolo 122 del codice delle assicurazioni private debba interpretarsi, alla luce della giurisprudenza della Corte di Giustizia europea, nel senso che la nozione di circolazione su aree equiparate alle strade di uso pubblico comprenda e sia riferita a quella su ogni spazio in cui il veicolo possa essere utilizzato in modo conforme alla sua funzione abituale".
Se fosse applicata anche in Italia l'interpretazione europea, dovrebbero essere oggetto di copertura assicurativa i muletti che lavorano negli stabilimenti, i fuoristrada, le moto quando percorrono strade private.
La legge italiana, come detto, prevede che l'assicurazione non sia tenuta a versare un solo euro ai familiari della vittima in quanto copre i danni solo quando il sinistro si verifica su strade pubbliche o a queste equiparate. Quella europea non pone limiti: l'assicurazione copre i danni dall'uso del veicolo a prescindere dal contesto della circolazione stradale.

TONY le magnific

E i servi del padrone del feudo?
Gli schiavi del sistema?
Quelli che ingrassano le casse dello stato?

Amico mio non volevo farti arrabbiare