Il fatto è che, volenti o nolenti, alcune persone sono lo specchio della nostra mediocrità.
Gino Strada era tra queste, ha dimostrato, come tanti altri, che fare qualcosa di più è possibile. Aveva una idea, un sogno, e ha fatto il possibile per realizzarlo e portarlo avanti.
Certo non è facile, è un impegno costante, una lotta ogni giorno, bisogna essere supportati da una fede ed un coraggio verso le proprie idee fuori dal comune, per "tenere la rotta" anche quando il mare è in tempesta, bisogna sapersi mettere in discussione e accettare gli (inevitabili) errori che si commettono lungo il percorso senza però cedere a questi. Non è cosa da tutti, no.
Quando si incontra, non per forza letteralmente, una personalità del genere è difficile rimanere indifferenti. Qualcosa smuove, e bisogna fare i conti con quel qualcosa.
C'è chi prova ammirazione, chi cerca di capire di più riguardo certi posti e certe dinamiche, c'è chi dubita che sia tutto rose e fiori e coltiva qualche dubbio, e c'è chi prova invidia.
Invidia perché non è cosi semplice mettere in dubbio le certezze che si sono coltivate fino a quel momento, e allora ci si difende, in maniera spesso molto istintiva, mettendo in dubbio l'altro, trovando il modo di dire a se stessi "no, non è migliore di me, anzi è peggio di me, perché se andiamo a vedere ha fatto questo e quello, e poi diciamolo, come fai a mettere su una cosa del genere? Di sicuro ha imbrogliato, ha rubato, è stato aiutato, ha approfittato della situazione, delle amicizie, certo che è stato proprio bravo ad infinocchiare tutta 'sta gente, pecore che non vedono oltre la propaganda. Non è migliore di me, anzi, io non imbroglio e ragiono con la mia testa, perché non lo capiscono, è sotto gli occhi di tutti, maledetta propaganda."
Succede oggi con lui, è successo in passato con altri, succederà in futuro con altri ancora.