
Originariamente Scritto da
_sabba_
Avevo 15 o 16 anni.
Le lettere erano bellissime, scritte ovviamente a mano e con caratteri elaborati, come si usava fare a quei tempi.
Vista l’età dei protagonisti, presumo fossero fine anni 20 inizi anni 30.
Roba seria, non filastrocche.
Il dottore era molto compiaciuto quando gliele leggevo. Era praticamente cieco e con problemi di mobilità, ma la sua mente era ancora perfetta.
Mi ricordo che ad una seduta lamentai un forte mal di testa.
Lui chiamò la governante e mi fece preparare uno dei suoi farmaci (penso fosse a base di piramidone, se ricordo bene).
Meno di 5 minuti e il male sparì come d’incanto.
Era il gotha degli analgesici!
Detto ciò, presumo che nessuno dei precettori del RDC si “abbassi” ad esercitare tale mansione, perché costa tempo, dedizione e pure desiderio di imparare (forse è stato proprio questo episodio della mia vita a inculcarmi la storia come hobby in funzione della conoscenza personale).
