Non vorrei annoiare, ma vorrei postare una mia esperienza della fine degli anni 90.
A quei tempi possedevo anche uno scooter (Honda Pantheon 150) per muovermi pių agevolmente durante le vacanze al mare.
A volte ci ritrovavamo soli io e il mio figlioletto di 6-8 anni (č nato nel 1992), perché mia moglie non poteva prendere tutto il periodo di ferie, e per una settimana non riusciva a stare con noi.
Alla sera, non tardi ovviamente, lo caricavo sulla sella e andavamo a Igea Marina (dove ho ancora parenti e amici).
Allandata, con il sole calante ma con ancora tanta luce, tutto bene.
Al ritorno il buio lo spaventava un po, e non nego di averlo messo alcune volte sulla sella davanti a me, cioč tra il mio corpo e il retroscudo (esattamente come faceva mio nonno materno con la Lambretta 150 Special).
Lo so che non si poteva trasportare cosė un passeggero, ma nessuno mi ha mai fermato o contestato nulla, anche perché per sicurezza viaggiavo a velocitā ridottissime.
Un periodo bellissimo, che si ripeteva anche un paio di volte in estate.
Ma il clou scoccava nel fatidico giorno del ritorno a casa, a fine vacanze.
Procedevamo assieme sulla San Vitale, io con lo scooter, mia moglie dietro con lauto carica di bagagli, ma soprattutto con il bimbo in spasmodica attesa.
Attesa di cosa?
Esattamente al benzinaio di Ganzanigo, una frazione di Medicina che si raggiunge percorrendo la San Vitale (č proprio appena prima di Medicina), mi fermavo, facevo mettere il casco al bimbo, e percorrevamo assieme quella quindicina di chilometri (in tutta tranquillitā, perché il traffico ce leravamo giā lasciati alle spalle da tempo) che ci separavano dalla meta.
Il bambino arrivava a casa con centinaia di moscerini sui denti.
Come era felice .
Ha fatto pių o meno la stessa espressione facciale proprio ultimamente, quando gli ho regalato a sorpresa la Tracer 9 GT full optional
Ma questa č unaltra favola.
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