Sembrerebbe minacciata dalla globalizzazione, secondo le riflessioni del suo presidente, desideroso di riunificare l'antico impero tsarista delle russie, dividere nuovamente il mondo in grandi blocchi di identità sovranazionali distinte ed in competizione.
Dopodiché, un intero continente ricco di risorse naturali, con una storia significativa ed una cultura, anche scientifica, di elevato livello, una densità di abitanti bassissima, confini con praticamente tutto il resto del mondo australe, la globalizzazione potrebbe cavalcarsela al galoppo, e le nazioni confinanti far fatica a togliersele di torno.
Se non fosse assoggettato ad una putrida cricca di vecchi mafiosi.
Che fare, boh, "auguri".
Intanto va bene che, alla buon'ora, abbiamo smesso di turarci il naso, dopo chissà, voglia il loro Dio ortodosso che imbocchino la stessa strada intrapresa dalla Cina.