C'é anche molto peggio dell'everest come percentuale di mortalità...k2 e altre montagne arrivano tra il 20 e il 30 per cento...
Al confronto farsi un TT é come una normale passeggiata in un bosco.
C'é anche molto peggio dell'everest come percentuale di mortalità...k2 e altre montagne arrivano tra il 20 e il 30 per cento...
Al confronto farsi un TT é come una normale passeggiata in un bosco.
ma che senso invece avrebbe un divieto?
si dovrebbe impedire di far fare alle persone cio a cui tengono di piu?
solo per il fatto che esiste il rischio di morte?
allora una persona che muore durante un fine settimana sulla strada per andare al mare per un incidente nn e' equiparabile ad un alpinista che muore per un incidente durante un ascensione?
entrambe hanno una meta a cui aspirano che gli da benessere e un fine
che senso avrebbe il modo in cui e' morto?
cosa avvalora il senso di un divieto ? il modo per cui si muore?
qual e la distinzione?
Ultima modifica di massi69; 15/06/2022 alle 21:52
Scusa ma come puoi paragonare là fatalita’ di un incidente stradale con i rischi a cui si viene esposti nello scalare una montagna come l’Everest? Che di fatto è uno dei posti più pericolosi al mondo per le variabilità meteo.Esistono dei “fattori di rischio” che aumentiamo e in modo esponenziale quando si fanno determinate cose e lo scalare una qualsiasi montagna è sicuramente più rischioso che andare in auto (o in moto) da Roma a Ostia.
.......ogni riferimento a fatti,cose e persone e' puramente casuale..........o quasi
il senso è che se fossi un organizzatore mi sentirei in parte responsabile di aver generato un evento dove ogni anno qualcuno ci lascerà le penne.
Questo è soggettivo, magari a qualcuno non importerebbe più di tanto basta mandare avanti la tradizione, in nome della passione di correre in moto
e poi si assolvono le coscienze con delle liberatorie.
ma infatti io nn voglio paragonare i rischi ..
dai domino, nn mi fare più scemo di quello che sono....
io voglio paragonare le morti ...e infatti ciò che ho scritto lo dovevi intendere come un ...si muore una volta sola tanto....e una volta morti, una causa di morte ha più senso di un altra? che distinzione fai tra una morte ed un altra per attribuirgli un maggior senso?
se bisogna proibire....e questa proibizione bisogna farla in base ad un senso...
il rischio di morte è certo in entrambi i casi...
cambieranno le incidenze, le percentuali...ma se fai un calcolo statistico , si muore sia li che la....
perciò, se devi proibire per un rischio di morte e attribuire un senso alla proibizione
qual è?
ti affidi alla matematica oppure all etica oppure alla filosofia dell essere umano e felice?
questo è un altro discorso, un altro punto di vista...
non quello di colui che affronta il rischio
ma di chi deve affrontare il tutto perché questo rischio appunto come scrivi è presente all interno di una manifestazione
ma a questo punto che si fa?
si organizza solo più i tornei di subbuteo perché li rischio nn sussiste e qualsiasi fatalità è remota?
e coloro che pagano per vedere uno spettacolo in cui esiste un rischio certo come dovrebbero essere giudicati visto che sono consapevoli di poter essere testimoni di tragedie?
hanno un qualche tipo di concorso di colpa morale oppure etico?
se nn c è pubblico, soldi nn girano , nessuno organizza e i pavoni nn fanno la ruota
Ultima modifica di massi69; 16/06/2022 alle 13:25 Motivo: Unione Post Automatica
oddio...proprio da roma a ostia in moto, dovevi scegliere
oddio, dai, una forma di volontariato ci sta...
eccoci, e siamo ancora una volta ad un uso inconsapevole della statistica
proprio la statistica dovrebbe suggerirti qualche riflessione, o per lo meno il desiderio di dedicare qualche ora al suo studio
facci un calcolo del rischio pesato sulla numerosità dei sottoposti a quel rischio e la durata della situazione di rischio...vedrai che poi eviti certi paragoni
quanti morti per ora di guida in moto sulla roma-ostia e quanti per ora di TT
se sono paragonabili (e considera che la roma ostia è veramente pericolosa per una serie di motivi che adesso non vado a esplicitare) comincio domani coi cartelli per farla chiudere...anche se mi potrebbero rispondere che c'è il limite dei 50 o dei 30 magari, in alcuni tratti, ed è sufficiente attenersi alle disposizioni di legge per diminuire sostanzialmente il rischio
Ultima modifica di ABCDEF; 16/06/2022 alle 15:28 Motivo: Unione Post Automatica
nn c è bisogno che faccia calcoli...
c è il rischio morte perché si è in vita....e in vira fino a un dato punto ...stop
ma se proibisce il trophy......ok?
e uno dei piloti ....nomi nn ne faccio, altrimenti gliela butto...
crepa mentre taglia i rami dell ontano dietro casa...che si fa?
è morto
che senso ha la sia morte?
si può morire per tagliare i rami e nn per correre in moto?
si vietera di tagliare i rami per i non addetti ai lavori?
quanti morti per potatura rami prima di mettere in moto gli scassaminchia?
e se il pilota avesse potuto scegliere come morire e avesse espresso volontà di morire mentre correva il tt e mai cm un qualsiasi piciu mentre tagliava un albero?
che senso avresti dato al suo desiderio e alla sorte beffarda?
ne abbiamo parlato a dawos...solo per rompervi i coglioni
perchè ci siamo rotti le palle di vedervi schiantare felici e contenti sugli alberi, facendo un'arrampicata, scendendo a 100 all'ora in bici dallo stelvio...e preferiamo vedervi morire lentamente per causa di effetti avversi da sieri sperimentali o, meglio ancora, impazziti per l'avvento della nazisanitariocultura , illudendovi di far qualcosa rispondendo a inutili chat o forum o cercando fra di voi qualche inutile metodo di reazione contro gli ineluttabili, mio caro, ineluttabili poteri forti, che anche nello sport vogliono imporre la visione della supercazzola dell'immortalità, che ci piacciono i divieti, ma non quelli di vestirci arcobalenicamente e danzare nelle vie delle città, nelle pause, naturalmente, fra una sessione e l'altra di terrore per i bambini...ah, l'adenocromo
non sono francamente in grado di accompagnarti in una discesa così estrema in quella che io penso essere la più buia delle ignoranze
abbiamo risolto tutti i problemi di morti sul lavoro, che tanto era gente che prima o poi doveva crepare comunque, così come valeva per il covid...e tutto questo spolverato da un sano machista moto di ammirazione per chi ha le palle di sfidarla, sta morte, coinvolgendo in quello che, nemmeno a prima vista appare un ragionamento, chi muore per un incidente stradale o sul lavoro
ma davvero?!?
e io ho passato ore a cercare di discutere con te...
ma confermo: parla, "ragiona", che ti offendi più di quanto sia in grado di fare io
ah, qui non fa poi così caldo...ma credo che da quelle parti il sole picchi forte...o è il post covid...sai mai...hai sempre detto che non aveva avuto alcuna conseguenza, ma io ti trovo sempre più involuto, confuso, poco lucido...
Ultima modifica di ABCDEF; 16/06/2022 alle 16:24 Motivo: Unione Post Automatica
Io tutte ste certezze non le ho mai avute in vita mia, eppure qui vedo tanti di quei commenti come se foste dei portatori di luce e veggenza.
Lascio perdere perche' tanto non se ne esce: si discute di TT come se fosse l'unico sport estremo in essere quando c'e' gente che, gia' solo in arrampicata sulle dolomiti si smerdano a decine ogni anno e va bene cosi'.
Vietiamo anche le camminate in montagna? Ennamo
La vita è troppo corta per avere dei nemici. - Ayrton Senna
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