
Originariamente Scritto da
PowerRoss
Fatta quell'esperienza nel 2011, in sella alla mia Shiver con cui sono arrivato a Man direttamente da Venezia.
Che dire.. Non è sempre aperta, anche perchè molte volte è segnalata nebbia sullo Sneafell.
Quindi ti metti comodo a guardare i tabelloni luminosi sparsi in qui e lì che danno informazioni apsettando di veder comparire "Mountain Course OPEN".
Allora ti precipiti fuori Ramsey insieme a una moltitudine di altri bikers, da soli o in coppia, con un sidecar del '46 o con l'ultima R1 dove inizia il tratto "montano" del Course, precisamente all'Hairpin dove una coppia di solerti poliziotti del luogo regola l'accesso, scaglionando le "partenze", urlando "Go" e "Come in man!", battendoti anche il 5 o chiedendo a qualcuno informazioni sulla propria moto.
Per inciso, sono gli stessi poliziotti che, quando il Mountain non è aperto, si piazzano con il velox e ti aprono le natiche se oltrepassi i limiti (e per la cronaca non puoi permetterti di non pagare la multa, pena il divieto di imbarco sul traghetto di ritorno).
Dall'Hairpin si parte un po' timorosi, con decine di moto che ti sorpassano o da sorpassare, cominci a spingere, ti sembra di volare, ma a mente lucida capisci poi che non stavi andando più forte di quando sei sulle tue strade a casa.
Il tracciato si snoda, tra curve che dimentichi in fretta perchè poi la tua mente deve gestire lo spettacolo del tratto dello Sneafell, lassù in cima, e non ti accorgi nemmeno che sei passato accanto alla statua di Dunlop, chettifrega, stai correndo sul Mountain, perdio, tra altri fratelli e sorelle, in una bolgia di piccola anarchia, in cui il pericolo è l'ultimissimo dei tuoi pensieri.
Curve, curve, pascoli, tutto si snoda veloce finchè non arrivi al discesone della curva di Creeg Ny Baa, dove il tratto libero finisce, e tu rallenti al moto mentre il cuore aumentai battiti e l'adrenalina spinge ancora nelle vene e il casco non riesce più a tenere dentro il sorriso ebete e soddisfatto di chi ha appena assaggiato un pezzo di leggenda delle corse.
Dopo tutto questo meglio fermarsi al pub e ordinare l'immancabile pinta di scura, far scendere l'adrenalina e godersi le chiacchere di altri che sono appena scesi dallo Sneafell, perchè fuori da questa oasi di follia le regole e i limiti si rispettano (e li fanno rispettare).
Il TT Isle of Man è anche questo...