Link utili:  TCP: il sito Italiano più importante dedicato alle motociclette Triumph

Segui TCP su: 

Benvenuto su Triumphchepassione, il Forum Triumph più attivo d' Italia!

Sei nuovo del Forum? LEGGI IL REGOLAMENTO e PRESENTATI in questa sezione. Non sai usare il Forum? Ecco una semplice GUIDA.

 


Pagina 1 di 4 1234 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 40

Discussione: Jump To ... Pakistan 2023

  1. #1
    TCP Rider L'avatar di momi20
    Data Registrazione
    25/11/08
    Località
    Modena
    Moto
    Suzuki DR 350
    Messaggi
    410
    JUMP TO…PAKISTAN 2023

    Ciao, e un saluto tutti.
    La “pubblicazione” risulterà un poco saltuaria, ma purtroppo, a parte alcune ore dei week end, il tempo durante la settimana mi scarseggia.
    Quest’anno la scelta è caduta sul Pakistan: perché? Per il fatto che è uno dei posti in cui non ero mai stato, che è poi sempre la motivazione principale.
    Ho volato da Milano ad Islamabad (scalo a Jedda) con Saudia Airlines.
    Ho scelto questo volo per due motivi: ovviamente il prezzo 473 € A/R e il fatto che oltre al bagaglio a mano fossero inclusi 23 kg di bagaglio in stiva. Ho poi scoperto, che in caso di disdetta, per qualunque motivo, anche una settimana prima, mi avrebbero rimborsato l’80% del biglietto oppure fornito un voucher dello stesso valore valido un anno. Ho acquistato sul loro sito.
    Per alcuni mesi ho cercato di farmi un’idea del paese leggendo la versione inglese del Daily Pakistan https://en.dailypakistan.com.pk/
    La maggioranza degli avvisi relativi al Pakistan, riguarda la regione del Belucistan, che però è nella zona sud del paese. Curiosando sui siti di varie agenzie che organizzano tour in moto, ho notato che erano focalizzate sul nord del paese, che, per una prima volta è sicuramente la parte più interessante e probabilmente di forte impatto scenico. Alla fine ho costruito un’itinerario circolare, che ho percorso (spero sia chiaro dalla mia mappa) in senso antiorario. Il motivo è che avevo letto, su altri report, che nell’altro verso si erano incontrati più problemi burocratici…o magari sono stato più fortunato. Da una di queste agenzie ho noleggiato la moto: si tratta della Pakistan Bikers https://www.pakistan-bikers.com/ che oltre a tutto gestisce anche il Backpackers Hostel and Guesthouse Islamabad https://www.hostelworld.com/st/bed-a...use-islamabad/
    Come moto ho scelto un Suzuki GS 150 SE (poi vi spiegherò perché, ma se intendete girare il nord noleggiate Honda).
    Il visto è possibile farlo per conto proprio, risparmiando la commissione di un’agenzia, ma non ci sono riuscito.
    Il processo è un poco complicato. Esiste un form on line molto chiaro del governo pakistano https://visa.nadra.gov.pk/e-visa/
    Serve una lettera formale di invito, che ho fatto scrivere all’agenzia di noleggio. Due righe del tipo “Ehi Maurizio perché non vieni in Pakistan per le tue vacanze ecc…”.
    Poi una lettera d’invito ufficiale , la LOI, scritta da un’agenzia di viaggi pakistana con licenza: credo 50 € e se ne è occupata sempre la Pakistan-Bikers.
    Poi dovete caricare i documenti(passaporto) e anche una foto formato tessera che è il punto in cui mi sono arenato. Vi vengono date dimensioni e KB consentiti per l’upload della foto. Ho rispettato scrupolosamente i criteri, ma al momento dell’upload il sistema mi ha risposto che non riusciva ad identificare il colore degli occhi. Ho cambiato macchina per le foto, ho tentato di correggere il colore (più chiaro, più scuro), ma niente da fare. Alla fine ho inviato il tutto alla YOR di Roma https://www.yor.it/ (stessa foto) e in una decina di giorni il visto mi è stato inviato per mail.
    Il visto turistico standard è valido per 3 mesi dalla data di emissione e può essere ustao in qualunque lasso di tempo voi decidiate di andare.
    Sono partito il 10 settembre e rientrato il 30 settembre
    Un poco di cifre
    Ho percorso 2.867 km
    Spese

    473 € = volo aereo A/R Milano-Islamabad
    130 € = visto pakistano
    306 € = noleggio moto (17€ x 18 gg)
    741 € = tutto il resto, vitto, alloggio, souvenir, benzina, ingressi ai parchi ecc…
    Totale =1.650 €
    Nella foto del percorso ho indicato in rosso i posti dove ho dormito e in verde i punti più interessanti o per la precisione quelli che avevo in mente di raggiungere prima della partenza



    Questa la "panoramica" del mio bagaglio, anche sacco a pelo e tenda. Nuovo acquisto uno zainetto da escursione (28 €) acquisto dell'ultimo minuto su Amazon



    alla fine avevo 17 kg in tutto, di cui 11 imbarcati e 6 a mano, nella borsa portascarponi da sci, in cui ho tenuto il casco


    Domenica 10 settembre

    Partenza dalla stazione dei treni di Modena



    A Milano Malpensa ho pranzato con le mie scorte alimentari



    L'intrattenimento a bordo del volo Milano-Jedda è davvero completo



    Jedda International Airport



    quando capisci che sei tu l'extracomunitartio...tra l'altro l'unico nel volo Jedda-Islamabad



    lunedi' 11 settembre

    Sono atterrato a Islamabad alle 8,45: non è stato possibile acquistare la sim locale o prelevare contante. Alla fine sono stato costretto a prendere uno dei taxi fuori dell’aeroporto, una rapina, circa 15 $. Ci siamo fermati da una banca, dove ho infilato al contrario la carta di credito, che è quindi rimasta incastrata dentro: non male come esordio. Una impiegata gentilmente lo ha aperto, ma poi, pur avendo il simbolo VISA e Mastercard, le mie 3 non funzionavano. Mi ha cambiato 100 $ il tassista, con un cambio ragionevole…del resto mi stava già derubando con la corsa.
    Sono arrivato ad un’enorme palazzone: in 2 appartamenti era organizzato il Backpackers Hostel.




    Dopo un’oretta mi ha raggiunto uno dei ragazzi dell’agenzia, abbiamo steso il contratto di noleggio e mi ha comprato la SIM. Giusto dimenticavo, niente assicurazione per la moto, tanto, mi ha detto, in Pakistan non ce l’ha nessuno.

    la mia sim




    Pago il noleggio con la carta di credito e lascio in contanti la cauzione di 100 $: quindi scendiamo nel sotterraneo, dove mi consegnano la moto



    per prima cosa vado a fare il pieno e cerco una banca in cui usare le carte di credito. Mi riescono entrambe le cose, ma scopro che esiste un limite di 40.000 rupie per i prelievi giornalieri...con le mie carte però è diverso: non chiedetemi perchè, a 20.000 rupie mi viene dato lo stop per 2 carte, mentre la terza (Visa prepagata) si ferma a 10000 Mi ritrovo quindi con 50.000 rupie ( circa 170 €). Ok parto domattina e potrò quindi effettuare altri 3 prelievi. Poi cambierò nelle banche i dollari che ho con me: non portatevi gli euro, non li conoscono e non ve li cambia nessuno.
    In ostello dei ragazzi (uno italiano) mi hanno detto che al nord è difficilissimo trovare dei bancomat che accettino carte di credito straniere.
    Gironzolo per prendere contatto con la moto...e si rompe il filo del contachilometri.
    Ahh, scordavo: questa Suzuki ha il cambio "asiatico" che permette la guida con le ciabatte. Premendo con la punta aumenti, col tallone scali. inutile dire che qualche scalata alla rovescia mi capita.
    Mi fermo da un meccanico che sostituisce e poi pulisce anche il filtro e cambia l'olio: non siamo partiti bene direi.





    ovviamente per pulire il filtro e il resto ha preso la benzina dal mio serbatoio, ributtando dentro quella rimasta.
    Verso le 7 del pomeriggio rientro e mi preparo la cena. ramen precotti cui aggiungere l'acqua calda. La sim funziona: 25GB + 10 GB notturni per 30 giorni. Tanto principalmente mi servirà mandare qualche messaggio what's up e poco altro. Ho scaricato off line le mappe da Google.

    .Martedi' 12 settembre
    Oggi si parte. Ho deciso di lasciare in ostello tenda e sacco a pelo: per bene che vada potrei usarli per 3 volte, ma non riuscirei a girare con una sola borsa.
    Mi voglio avvicinare al Raikot bridge, da dove partono le jeep pre portarti verso Faity Meadow , quindi campo base del Nanga Parbat. Dopo 20 km sono a Rawalpindi città di oltre 3 mlioni di abitanti e praticamente una prosecuzione di Islamabad ( 1,2 milioni) Ho praticamente percorso 20 km, vedo un dosso, rallento , ma forse freno troppo bruscamente. La moto si impenna letteralmente e poi cado rovinosamente sul fianco destro.
    Sono incastrato sotto la moto: due persone gentilissime mi tolgono la moto di dosso e mi aiutano a rialzarmi. Raddrizzo la moto, un poco danneggiata la leva della frizione, ma funziona. Che faccio , torno in italia ? Andiamo, se incidente doveva essere, meglio all'inizio.
    Chiamo l'agenzia e mi mandano l'indirizzo della loro officina, che raggiungo in meno di mezz'ora



    i meccanici si mettono subito al lavoro



    Intanto io cerco di rattopparmi. La spalla fa un male cane, ma non è rotta. Per la sbucciatura, per prima cosa mi disinfetto usando il mio pronto soccorso. Un bruciore dell'inferno, mi sembra che il braccio stia arrostendo. Eppure ho sempre usato questo disinfettante... a una certa età, anche per le cose più banali è meglio indossare gli occhiali.
    Ho messo il repellente contro gli insetti nel kit di soccorso al posto del disinfettante. Il bruciore passa dopo qualche minuto: di sicuro non ci sono microbi o batteri vivi. Poi metto il Cicatrene



    neanche un'ora e la moto è a posto: il meccanico mi dice di usare il freno anteriore solamente tirando con un dito, altrimenti c'è il rischio di inchiodare...potevano dirmelo ieri.

    Proviamo a ripartire: seguo invece che la Karakoram Highway (N35) la S2





    in questo ristorante di sicuro la trota si mangia fresca





    un 'incidente







    turismo in pieno sviluppo



    pausa pranzo



    arrivo a Bisian che è buio e trovo un albergo a 1000 pkr (3,39€)



    appoggio tutto e vado a mangiare mi lavo dopo



    carne di manzo



    vado in camera e sarà una notte difficile: il male alla spalla mi permette di tentare di dormire solo supino e con dei cuscini a sostenere la spalla destra: speriamo migliori.

    Mercoledì 13 settembre

    Sono anche riuscito a dormire un po’. Ho dovuto usare parecchi cuscini per bloccarmi e impedirmi di dormire su un fianco, la spalla è un dolore continuo
    Questo il mio albergo da 1000 pkr(3,39 €)


    Con cifre attorno ai 40 euro si sale comunque di livello in maniera evidente







    Vi tiene spesso compagnia lungo la strada il Kunhar river



    In teoria questa zip line è la più alta al mondo e la più lunga del sud est asiatico





    Primi segni di “civiltà”



    A Naran potete organizzarvi per ogni tipo di escursione, trekking o altro, un vero formicaio per turisti







    Poi si inizia a salire verso il Babusar pass che a nord , idealmente “chiude la Kaghan Valley e mette in contatto con Chilas e la Karakoram Highway.





    Una sosta per pranzo ci può stare









    A questa signora hanno offerto il pranzo



    Chissà chi gestisce questo albergo











    Arrivo al passo ed è decisamente il momento di tirare fuori il piumino e i pantaloni antivento





    Quando però vedo il caffè…beh mentalmente prolungo subito la sosta


    Arrivano alcune famiglie che salgono la scala che porta all’albergo / ristorante e dopo un po’ inizia una musica a volume davvero alto. Magari staranno festeggiando qualcosa, decido di andare a vedere e …sorpresa.
    Stanno ballando, ma sono solo militari, inservienti e autisti, fra di loro e ovviamente senza donne
    https://www.youtube.com/watch?v=Q0cYSdfJfKo



    E potevo non finirci in mezzo ?



    Riprendo il cellulare che avevo appoggiato per ballare e riparto. Dopo alcuni chillometri sento suonare il telefono: non capisco chi mi possa chiamare, nessuno ha il mio numero pakistano. Tiro fuori il cellulare e sbianco: non è il mio, ma quello probabilmente di una delle persone che stavano ballando. Il mio è al suo posto nel marsupio. Anche rispondendo, forse in urdu sarebbe difficile spiegarsi. Fermo una macchina, parlano inglese. Li prego di rispondere alla chiamata e di spiegare cosa è successo: glielo riporteranno loro, stanno andando verso il passo.



    Per far seccare il fieno per l’inverno



    Stop per lavori in corso. Qui , per costruire le strade, prima demiliscono la parete rocciosa per creare spazio, poi liberano dai detriti e quindi iniziano ad asfaltare. Tempi biblici, anche se credo che il record della Salerno-Reggio Calabria sia difficilmente superabile.

    A questo bivio dove mi ero fermato per determinare da che parte andare, mi si è avvicinato questo tizio



    Mi ha chiesto dove stessi andando. Non avevo tanta voglia di stare a parlare e gli ho sbrigativamente detto Fairy Meadows. Quindi mi ha chiesto da dove venivo: gli ho risposto dall’Italia, ma non avevo bisogno di niente, neanche di una guida e ho fatto per rimettermi in marcia.
    A questo punto mi ha fatto notare la scritta sul suo cappello: police ! Questo è stato il mio primo posto di blocco. Foto al visto, dati del passaporto e in pochi minuti sono ripartito.

    Ormai è sera. Sono vicino al Raikot Bridge: l’hotel Al Shafa andrà benissimo. Chiede 3.000 rupie…chiudiamo a 1.500. ottimo in quanto è dotato di ristorante





    Ultima modifica di momi20; 19/10/2023 alle 22:29 Motivo: Unione Post Automatica

  2. # ADS
    Circuit advertisement
    Data Registrazione
    Always
    Località
    Advertising world
    Messaggi
    Many
     

  3. #2
    TCP Rider Senior L'avatar di massi69
    Data Registrazione
    01/05/16
    Località
    torino
    Moto
    Triumphista iper-complottista
    Messaggi
    7,238
    Momi

  4. #3
    TCP Rider L'avatar di momi20
    Data Registrazione
    25/11/08
    Località
    Modena
    Moto
    Suzuki DR 350
    Messaggi
    410
    Giovedì 14 settembre

    Mi alzo (ancora scarlancato) e la vestizione avviene ancora alla velocità di una tartaruga zoppa. Devo stare attento ad ogni movimento e alla sbucciatura sull’avambraccio destro: comunque il cicatrene funziona.



    La reception: ieri sera comunque ho dormito tranquillo per quel che riguarda la sicurezza. Mentre firmavo il registro ho visto una rivoltella sul banco, che poi è stata messa in un cassetto dal proprietario.



    Colazione



    Gli autisti stanno pulendo i camion prima della partenza con una attenzione maniacale. E pensare che tra poco la polvere ricoprirà i loro mezzi nuovamente. Ho come l’impressione di vedere delle persone che stanno preparando il loro cavallo quando inizia la giornata.





    Parto per raggiungere il Raikot Bridge, il punto da cui partono le jeep coi turisti per portarli al Fairy Meadows Jeep Stop (circa 90 minuti). Da qui si può solo proseguire a piedi (o a cavallo) per raggiungere Fairy Meadows (prati da fiaba): questo è il punto di partenza per numerosi trekking, tra cui il percorso che porta al campo base del Nanga Parbat (3.967 mt). Avevo dei dubbi sul raggiungere il Tattu village per conto mio, non per le condizioni della strada, ma per il fatto di non sapere se fosse possibile lasciare custodita la moto. Avevo solo trovato un cenno su un report (bellissimo il più completo che abbia mai letto) . C’era solamente la foto della moto lasciata appoggiata e nient’altro.
    Non me la sentivo di rischiare la moto.



    Comunque dicevo che sono partito…e dopo 20 minuti mi sono anche fermato: lavori in corso







    Quasi un’oretta: se avete fretta sconsiglio una vacanza in moto nel nord del Pakistan.
    In meno di mezz’ora arrivo al raikot Bridge e qui decido di prendere la jeep. Sotto ad un’albero conosco un trekker tedesco. Se fate parte di un toru organizzato, l’agenzia provvede a riempire ogni jeep con 6 passeggeri, ma il prezzo è sempre lo stesso, anche se siete da soli, 16.500 pkr( 56,60 €). Tenete conto che dovete anche mettervi d’accordo con gli altri passeggeri. Lo stesso autista ritornerà a prendere il gruppo, dopo 1,2,3 giorni o altro periodo che deve essere fissato. Nel mentre che aspettiamo arrivi qualche altro turista solitario, mi accordo per lasciare moto e bagagli nel parcheggio di un’hotel per 600 pkr ( 2,06 €).
    Metto nello zaino comprato su amazon il minimo indispensabile: tuta per la notte, oggetti da bagno, calze biscotti e poco altro.
    Ho scelto un’oggetto professionale specifico per il trekking d’alta quota, uno zaino Achort da 40 litri


    Spero che si riveli all’altezza dei 24,90 € pagati.
    Torno dall’albero e nel mentre è arrivato un ragazzo vietnamita. Dopo quasi un’ora e mezza, continuano ad arrivare solamente gruppi organizzati: dato che a tutti e 3 vanno bene 2 giorni saliamo su una jeep: in fondo sono poi poco meno di 19 € a testa per andata e ritorno. In alcuni report o altro letti in giro per la rete il tragitto in jeep verso Fairy Meadows è descritto con termini terrorifici che parlano di minimi spazi e continui rischi di precipitare col mezzo. Nulla di tutto questo: la strada è stretta, ma gli autisti sanno perfettamente dove posizionarsi quando si devono incrociare. Però, sapete com’è, a parecchi piace esagerare sul web: io lo chiamo “Il complesso di Indiana Jones”: non sono un turista, ma un’ intrepido esploratore che a rischio della vita ti indica nuove rotte di viaggio: guai ad usare i termini turista e vacanza.
    Usate magari google translator, ma fatevi 2 risate a leggere l’esagerazione della descrizione di questo tragitto, da parte di questa blogger

    https://wild-about-travel.com/world-...fairy-meadows/





    Sosta per rabbocco acqua





    Al volo un lavoratore chiede un passaggio, ma non entra, si aggrappa al cofano e resterà lì per tutto il tragitto



    https://www.youtube.com/watch?v=OOuNYjTDPlk

    Al Jeep Stop ( 2.900 mt) si deve proseguire a piedi , sono poco più di 5 km per Fairy Meadows (3.300 mt). Tutti i siti vi indicano dalle 3 alle 4 ore se non siete particolarmente allenati. Io, ne ho impiegate almeno 6 ! proprio non ho assorbito l’altitudine e dopo meno di mezzo tragitto è stato un’arrancare e fermarsi ogni 200/300 passi per far calare le pulsazioni. Il vero problema sono stati i battiti del cuore.











    In caso di difficoltà le guide pakistane percorrono il sentiero con dei cavalli e quindi potete fare il tragitto in questo modo



    Dopo 3 ore ho notato che qualcuno col cavallo per le briglie, mi superava, ma poco dopo lo vedevo aspettare il mio passaggio: la mia andatura tradiva le mie condizioni. In fondo venire seppelliti in mezzo a queste splendide montagne non è poi un pensiero che spaventa. Ho deciso che avrei strisciato, ma proprio il cavallo no. Ho quindi stabilito di fermarmi ogni 200 passi, più o meno.





    Il Nanga Parbat



    Sento delle voci, chissà, magari mancano meno di 2.000 passi

    Sono quasi le 17,30







    Mi viene incontro il ragazzo vietnamita, che pensava mi fossi disperso mi dice: va a cagare penso io !
    Ha già preso una stanza con altri 2 trekker ( io ero disperso). Si fa avanti un ragazzo pakistano e mi chiede se ho bisogno di una stanza. Il prezzo 5.000 pkr, per 2 notti 10.000 pkr cioè 17 €. Chiedo se posso dormire nel prato. Ok mi concedono di dormire nella stanza dei portatori, a fianco del cottage, per metà della cifra: andata ! per mangiare posso scegliere se cenare nella sala del cottage o nella cucina dedicata ai portatori.

    La mia stanza: sono da solo





    Letteralmente non sto in piedi e mi sdraio per oltre un’ora. Mi sveglio col mal di testa e vado nel ristorante del cottage per chiedere informazioni sulla possibilità di usare internet (non ho segnale) o un fax.



    Né l’uno né l’altro, funziona solamente un tipo di SIM diversa dalla mia: avevo però avvisato a casa mio fratello che qualche volta sarei stato in “silenzio radio” per alcuni giorni.
    Il cuoco della cucina dei portatori: 12 figli !



    Parlo dei miei disturbi e mi suggeriscono di bere acqua con sale e zucchero e poi un tè di montagna proprio di queste parti





    Sono a dieta, visto che ho anche un poco di mal di stomaco: riso



    Venerdì 15 settembre

    Sono andato a letto ben prima delle 22,00 ieri sera, ma riprendo vita attorno alle 11,00, dopo almeno un’ora di rotolamento nella stanza…per cambiare posizione e attuire il male alla spalla. Comunque dopo colazione (acqua e i miei biscotti) verso le 2 del pomeriggio sono in piedi e sto decisamente meglio. Ho continuato col tè di montagna e il mix acqua sale e zucchero.
    Zaino in spalla decido di incamminarmi per il sentiero che porta al campo base del Nanga Parbat, la montagna assassina, così soprannominata per il numero di alpinisti che qui hanno perso la vita.







    I locali sono dotati di una velocità impressionante, in salita e in discesa








    4 turisti pakistani



    E qui inizio a tornare indietro, ormai mi servirà quasi un’ora e mezza per rientrare



    Salvo





    Stanno costruendo in maniera pesante sull’altipiano



    Il mio cottage. Parlando col proprietario mi è sembrato di capire che lui sia stato il primo, nel 1979



    Prendo un tè nella sala pranzo e trovo un libro in italiano nel book exchange : Il Vangelo dei Templari



    Lo prendo: l’assenza di internet e di compagni di viaggio, mi spinge a cercare un modo di passare il tempo in stanza

    Cena






    Dopo cena, 2 ore di lettura e poi a nanna.

    Sabato 16 settembre

    Stamattina devo tornare al Jeep Point. Ero rimasto d’accordo col ragazzo tedesco e col vietnamita che ci saremmo trovati lì verso le 11,00. Parto alle 8.30.



    https://www.youtube.com/watch?v=P2-hYpxyvxM







    In poco più di un’ora e mezza arrivo al Jeep Point. Il ragazzo tedesco è già lì, solo che lui è partito dal campo base del Nanga Parbat alle 5,30 ed è arrivato prima di me con uno zaino da 70 litri … pecorrendo il doppio della distanza.
    Alla fine il ragazzo vietnamita ha telefonato all’autista che sarebbe rimasto ancora due giorni a Fairy Meadows, così rientriamo noi due.









    Al Raikot Bridge recupero bagagli e moto e riparto in direzione del Desoai National Park.







    Sto percorrendo la Astore Valley Road

    Mi fermo per fare il pieno e la chiave del serbatoio rimane incatrata quando provo a toglierla dopo aver chiuso il tappo. Riesco a toglierla solamente se tolgo il tappo. Non mi rimane che tenere il tappo praticamente chiuso con la chiave inserita ed usare l’altra chiave (chiesta in fase di noleggio dall’Italia) per avviare la moto.











    Molto bello questo accoppiamento: da un lato la montagna e dall’altro un fiume che ti accompagna





    I posti di blocco e controllo si sprecano: quasi tutti fanno la foto col cellulare al foglio del visto, ma è meglio avere con sé una decina di fotocopie nel caso





    La Massey Ferguson è una marca di trattori praticamente onnipresente





    Un pescatore locale



    Il fieno viene appoggiato sui tetti ad essiccare





    Immancabile essere fermati e arriva la prevedibile domanda : “Cosa ne pensi del Pakistan ?” Ne vogliono sempre parlare in quanto sono orgogliosissimi del loro paese e per loro è molto importante l’opinione dei turisti stranieri. Di solito mi sono limitato a spiegare che in Italia la maggior parte delle persone ha una vaga conoscenza del Pakistan ed in generale del mondo: da noi la stragrande maggioranza trascorre le ferie in un posto fisso, mare, montagna o lago. Inoltre tendiamo a non andare in vacanza da soli ,a differenza di tante persone di altri paesi. Pensate che su Facebook esiste il gruppo “Viaggiare in Solitaria” in cui spesso si parla dei dubbi e dei timori che ti “assalgono” in vista di un “viaggio” (mai usare il termine vacanza) in solitaria…il gruppo è stato fondato da una “travel coach”: incredibile ma esistono di queste figure, però tanto di cappello a chi riesce a fare dei soldi in questo modo.
    Comunque una persona del villaggio conosce l’inglese e traduce per gli altri. Il Pakistan, spesso, è collegato al terrorismo ed ai talebani, nei discorsi comuni. Io ho riscontrato un’ospitalità talvolta esagerata, nel senso positivo. Ogni volta il meccanico, la persona cui chiedo un’informazione mi chiedono se desidero un tè.
    Una cosa curiosa è che spesso ho sentito dire che queste figure maschili (Pakistan, Afghanistan ecc..) mettono un poco di soggezione anche per via delle lunghe barbe. Che strano: adesso fra gli atleti Usa la barba è un poco di anni che è tornata prepotentemente di moda e nella mia palestra di Modena vedo sempre più ragazzi, anche dei primi anni delle superiori, che la portano.

    Il traduttore è quello col cappellino a sinistra









    Verso fine pomeriggio arrivo a Chilum dove la strada si biforca: a sinistra ( dalla mia direzione) si va verso il Desoai National Park.
    Sono a fine pomeriggio e tira un discreto vento, cerco da dormire e trovo un albergo per 1.000 pkr ( 3,43€).



    Ho il parcheggio di fianco alla stanza





    Mai che mettano un piccolo ripiano per appoggiare il cellulare o altro in ricarica anche senza un cavo da 3 metri



    Bagno stile occidentale



    Però questo bagno ha una marcia in più uno specchio per farsi la barba



    Fuori è buio pesto e dopo la doccia (temperatura ambiente e a secchiate) esco per cercare da mangiare. Vedo una luce e mi avvicino: un ristorante, ma mi accomodo in cucina





    Alle 20,30 sono già a letto col mio libro.

    Domenica 17 settembre
    Mi sveglio con lo stomaco un poco in subbuglio e il mal di testa, strano mi sembrava di stare meglio ieri sera. Per fortuna gli dei che sempre seguono il motociclista nei suoi spostamenti mi rassicurano



    Questo è l’ingresso del Desoai National Park : controllo dei documenti(visto passaporto) e…tassa di ingresso di 5.000 pkr: se non avete le rupie la arrotondano per eccesso a 20 $



    Queste le indicazioni di Google Maps per il tragitto Chilum-Skardu attraverso il parco




    Quando vedete una media oraria dei 23,76 km/h e nessuna segnalazione sul traffico avete già un’idea di cosa vi aspetta, anche se l’inizio è panoramico ed asfaltato





    E vuoi non ritrovare il simpatico Massey Ferguson ?





    Questo simpatico pelliccione è onnipresente lungo la strada



    Nel tragitto ho incontrato 3 o 4 accampamenti come questo: qui avete cibo , alloggio, carburante e anche un uso di internet





    Dopo pochi chilometri inizia una pietraia non indifferente













    Quando pensi che spostarsi in moto sia faticoso













    Prestate sempre attenzione alle barriere che incontrate lungo la strada, specialmente di notte





    Mi sto evidentemente avvicinando a Skardu





    A Skardu c’è anche il museo dedicato alle imprese alpinistiche sul K2: io però devo cercare un dentista per vedere se sia possibile riattaccare una capsula dei denti che mi si è staccata



    Incontro questo ragazzo che scopro essere fidanzato con una ragazza di Ferrara ! Mi accompagna dallo studio del suo dentista, ma è chiuso essendo domenica e domani apre alle 16,00



    Ci ragiono e decido che è meglio proseguire fino a che c’è luce e cercare in seguito un altro studio. Fermandomi qui perderei una giornata intera.





    Il paesaggio cambia parecchio, tantissimo verde



    Dopo una trentina di chilometri noto un gruppetto di edifici con tantissime jeep parcheggiate







    Si tratta di un punto di sosta per gli autisti che aspettano i pulmini coi turisti per portarli poi in zone d’interesse o inizio trekking. Non è un motel: chiedo se hanno un posto letto. Invece che la stanza comune dove si sdraiano gli autisti, mi danno una stanza tutta per me.





    Devo faticare per convincere il proprietario ad accettare almeno 500 pkr: non voleva nulla in quanto io sono un ospite.

    La cucina però è già chiusa: pazienza, rimedio coi biscotti, anche per il fatto che un tè me lo preparano



    Controllo e rimetto assieme alle carte di credito la capsula





    Lunedì 18 settembre

    Grosso modo alla mia prossima tappa in programma, il Khunjerab Pass ( 4.693 mt) al confine con la Cina, mancano poco più di 400 km: impossibile in un giorno senza arrivare a notte inoltrata. Tanto non mi corre dietro nessuno.









    A parte qualche tratto con lavori in corso, la strada è perfetta





    Finalmente arrivo all’incrocio con la KKH 35 la Karakoram Highway, 806 km dal confine Cina-Pakistan fino alla città di Hansan Abdal. Questa è la strada internazionale asfaltata più alta al mondo, una delle poche che attraversano la catena dell’Himalaya. In Europa, il primato credo spetti al Col de la Bonette, il cui passo è a quota 2.807 mt





    A qualunque check point o altro, poliziotti e militari sono sempre contenti di posare per e con voi




    Questo si che è un ristorante organizzato come si deve





    Ho inutilmente cercato di mangiare per conto mio: a turno camerieri e cuochi sono venuti dal mio tavolo e sempre alla fine, volevano sapere cosa ne pensavo del Pakistan, come mi ero trovato e cosa pensavano in Italia del loro paese



    E come farsi mancare un pisolino in questo paradiso ?



    A meno di 500 metri ho capito che anche oggi avevo mangiato a km 0





    Oltre 50 milioni di anni fa la collisione fra la placca tettonica indiana e quella euroasiatica, a causa della eccezionale velocità della parte indiana, 15 cm/anno, portò all’innalzamento dell’Himalaya e del Tibet, creando così oltre un migliaio di vette sopra i 7.000 mt e 5 dei giganti oltre gli 8.000mt.





    Peccato non abbia fotografato il 12/10/23 il luogo dove un turista italiano in sella ad un Suzuki GS 150 è entrato in collisione con un dosso, generando il più stupido degli incidenti della storia del motociclismo.



    Verso metà pomeriggio, dopo il pieno incontro due motociclisti (tedesco e svizzero), in sella a due moto serie: sono entrati dalla Cina in Pakistan attraverso il Khunjerab Pass. Mi lasciano il loro contatto in Cina che gli ha organizzato il tour e procurato la patente cinese (senza dover fare ovviamente l’esame). Arriva una coppia che li saluta. Parlano in inglese, ma uno dei motociclisti mi dice che sono italiani come me. Sorrido e li saluto: a malapena mi rispondono e poi si allontanano. Non posso davvero digerire gli italiani che all’estero è come se si vergognassero del loro paese: inqualificabili.

    Sto costeggiando il lago Attabad





    Ormai è ora di fermarsi: qui abbondano ovviamente ogni sorta di alloggio , dai 7 $ ad oltre i 120 $: in un ristorante chiedo se hanno un letto per la notte. Per 2.000 rupie (6,9 €) hanno un posto letto. Uno dei camerieri mi accompagna e io lo seguo con la moto.





    Sono in un appartamento, dove poi viene a dormire il proprietario del ristorante: favoloso.







    Per cena, torno al ristorante: stufato di yak



    Martedì 19 settembre

    Oggi devo raggiungere da Shishkat il Khunjerab Pass, poi tornare indietro fino a Passu che è il punto abitato più vicino al bivio che mi porterà a Shimshal, in programma per domani. Sono comunque 265 km pakistani: che significa ? Che spesso la velocità consigliata, anche per tratti perfettamente asfaltati è di 40 km/h e spesso è ragionevole. Potete trovarvi dopo dei tornanti o curve cieche qualche mezzo grosso che sta sorpassando, tratti di strada danneggiati, animali o altro. Io al massimo sto toccando i 60 km/h.



    Devo anche cambiare l’olio e tengo a mente l’ultima città prima del passo: Pikkadesh.





    Arrivo a Pikkadesh



    Sono le 9 di mattina e non tutti i meccanici hanno aperto



    Cambiamo l’olio, controllo freni pressione pneumatici, lubrifichiamo la catena



    Questo biker ha una dotazione migliore della mia



    Ovviamente devo calcolare un’ora di sosta all’officina, per prendere il tè e scambiare due parole



    Prima del Khunjerab Pass check point e tassa d’ingresso: uguale al Desoi National Park





    È severamente proibita la caccia ed in particolare al leopardo delle nevi: bravo chi lo vede



    Uno degli animali più sfuggenti del pianeta



    Per girare il documentario Snow Leopard - Beyond the Myth, proprio su questo animale Mark Smith e un giornalista pakistano trascorsero 18 mesi sulla catena dell’Hindu Kush

    https://www.youtube.com/watch?v=rKWVvMaml_8





    Arrivo finalmente alla zona di confine



    Qui i militari mi dicono di parcheggiare la moto e proseguire a piedi fino al confine, saranno 200 metri. Mi butto in ginocchio e li supplico: giusto il tempo di fare 2 foto con la moto e torno indietro. Sono venuto dall’Italia per questo scatto…vabbè ho esagerato un pochino. Mi fanno segno di andare, inoltre sono l’unico motociclista. Tutti i turisti che arrivano parcheggiano auto o pullman in uno spiazzo lì vicino.
    Finalmente



    Posso anche tornare dai militari: non se ne parla. Inizia una processione di persone che vogliono farsi un selfie con me o sulla moto






    Tornato dai militari non resisto alla tentazione di tentare un prelievo dal bancomat situato più in alto al mondo



    Niente da fare: c’è il logo Visa e Mastercard, ma fallisco. Inizio il ritorno verso Passu





    Qui mi lascio andare e arrivo a sfiorare i 72 km/h



    La domanda è: ma come fai a pedalare col sorriso sulle labbra ?







    A Pikkadesh mi fermo per il pranzo





    Poi riparto











    A Passu trovo sistemazione presso la Cathedral View Guest House, che poi è una stanza comune tipo ostello, con colazione



    Se in un posto aprono un Subway, significa che il turismo è in fase disviluppo



    Questo è l’equivalente pakistano del KFC (Kentucky Fried Chicken)



    Gironzolando aventi e indietro per la strada principale (che poi è l’unica) opto per lo Yak Grill









    Chiedo a uno dei ragazzi che lavora lì di che paese sia e mi risponde che è pakistano. Ha una fisionomia decisamente europea, cosa che lui stesso mi conferma. I tratti somatici di tante persone che vedo mi ricordano molto le fisionomie dell’Asia centrale. Rientro, doccia e poi proseguo la lettura del libro prima di addormentarmi. Domani mi attende la temutissima Shimshal Road, che su tutti i video di youtube è sempre aggettivata come most dangerous ecc..
    Ultima modifica di momi20; 22/10/2023 alle 17:26 Motivo: Unione Post Automatica
    Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo

  5. #4
    TCP Rider L'avatar di Mastroragno
    Data Registrazione
    30/06/08
    Località
    ?
    Moto
    ZXR250R, CBR400RR
    Messaggi
    3,502
    Grande Momi! Insomma, ci sono un sacco di recensioni di cioccapiatti che fanno sembrare strade delle morte la via Emilia...

  6. #5
    TCP Rider Senior L'avatar di streetTux
    Data Registrazione
    08/10/10
    Località
    Tonara
    Moto
    Triumph Speed Twin 1200 MY19 - Triumph Street Triple 765 R MY19.. addio Street Triple 675 :(
    Messaggi
    29,883
    Evvai con un altro report magico!

    Grande momi!!!

    Citazione Originariamente Scritto da momi20 Visualizza Messaggio
    Al volo un lavoratore chiede un passaggio, ma non entra, si aggrappa al cofano e resterà lì per tutto il tragitto

    Pazzesco!
    ▓▓
    ▓▓▓▓▓▓▓▓
    ▓▓

  7. #6
    TCP Rider L'avatar di davideblues
    Data Registrazione
    26/01/13
    Località
    Mogliano V.to
    Moto
    Daytona R + Tiger 900
    Messaggi
    1,056
    Grande @momi20 , non vedo l'ora come ogni anno di leggere i tuoi racconti leggendari!
    Grazie come sempre per scegliere di condividere con noi i tuoi viaggi!
    - forum, + km

  8. #7
    TCP Rider L'avatar di momi20
    Data Registrazione
    25/11/08
    Località
    Modena
    Moto
    Suzuki DR 350
    Messaggi
    410
    Citazione Originariamente Scritto da Mastroragno Visualizza Messaggio
    Grande Momi! Insomma, ci sono un sacco di recensioni di cioccapiatti che fanno sembrare strade delle morte la via Emilia...
    Devo ammettere che generalmente sono molto annoiato da tutta quella marea di video su you tube che generalmente iniziano il titolo con ^My epic journey to...^ oppure ^ Most dangerous road ...."
    Generalmente sono lunghi ed interminabili minuti di continue riprese della strada con commenti tesi a sottolineare la pericolosità e la difficoltà di una strada che magari persone del posto percorrono quotidianamente su piccoli motorini

  9. #8
    TCP Rider L'avatar di momi20
    Data Registrazione
    25/11/08
    Località
    Modena
    Moto
    Suzuki DR 350
    Messaggi
    410
    Mercoledì 20 settembre

    Oggi dovrò affrontare il “pericolosissimo, most dangerous” ecc.. tratto di strada del Pakistan e forse del mondo.
    Tensione altissima, la notte non ho dormito, svegliandomi spesso e pensando: “Ma davvero domani troverò il coraggio di sfidare quei 55 km ?” “ Chi mai sono io per ritenermi all’altezza di quei motociclisti che prima di me ci hanno provato ?”
    Ok basta con le sciocchezze, ne ho davvero lette abbastanza e viste ancora di più su you tube. Eterni video tutti uguali, con queste lunghe riprese della strada, con inquadratura fissa sul manubrio. Sempre gli stessi commenti “Qui devo stare attento” “Qui è davvero rischioso” e chi più ne ha più ne metta.
    I lavoratori locali se la smazzano ogni giorno a bordo di queste moto



    Da Passu, direzione nord, dopo circa 7 km c’è la deviazione verso Shimshal, poi 55 bellissimi km



    La colazione è compresa in questo alloggio



    La deviazione



    Il posto di controllo: quello in mezzo è il proprietario della concessione del ponte d’ingresso: non si paga nulla, ma probabilmente lo farà qualche ente governativo



    Alè, il primo ponte















    Terrificante vero ?

    Se digitate su You Tube Shimshal dangerous road pakistan il mio video è al 3° posto: se avete voglia confrontatelo con gli altri: per quello che dico, io ho effettuato la ripresa da fermo, avendo solo la macchina fotografica



    https://www.youtube.com/watch?v=fwrmaXMEgIg





    Se sono cadute piogge abbondanti, in alcuni tratti potrebbero esserci dei problemi: qui saranno al massimo 50 cm







    Primi segni del centro abitato, sono quasi le 13,00, poco più di 3 ore e mezzo ho impiegato



    Prima del paese c’è un bivio: andando a destra niente da fare


    Meglio a destra





    Trovo la guest house/camping di cui avevo letto in un report



    Prendo la stanza, mi cambio scarico la moto e torno fuori a gironzolare per Shimshal





    Si lavora ancora come nel 1700 dC



    Insomma più o meno























    Stanno posizionando le tubature per l’acqua corrente per tutte le abitazioni del villaggio: non riesco a capire bene chi fornisca i materiali, ma il tutto è realizzato interamente dagli abitanti del posto. Progetto a km 0.



















    Immancabile incontro di cricket



    Ci sono vari negozi nel paese, ma tutti chiusi: i proprietari stanno svolgendo i lavori agricoli, al rientro aprono





    Questo è stato il primo ad aprire



    La cena viene preparata alla Guest House e vado a scuriosare nella cucina







    Siamo 3 / 4 ospiti e il proprietario mi chiede se preferisco mangiare in cucina con loro o nella sala pranzo…musica per le mie orecchie: ovviamente scelgo la cucina !
    Questo signore si è sposato con sua moglie quando entrambi avevano 15 anni… e non si erano mai visti prima. I genitori avevano scelto la sposa in un altro villaggio: ha un poco meno di 60 anni e 12 figli





    Quello alla mia destra è il figlio più piccolo , 17 anni, l’altro un lavorante



    Il ragazzo ha le idee chiare: finito il liceo non andrà all’università, ma poiché studia informatica avvierà il suo business. L’idea è un “Amazon made in Pakistan”: come obbiettivo raggiungere i 4 milioni di $ di fatturato nei primi 2 anni…occhio Bezos !



    La mia cena



    La sala da pranzo



    Qui il signore tiene le medaglie vinte da due delle sue figlie all’università con la squadra di calcio



    Che bella giornata oggi: con la bottiglia di aranciata festeggerò in camera l’essere sopravvissuto alla most dangerous road ecc… ecc..

    Giovedì 21 settembre

    Avevo scordato questo video

    https://www.youtube.com/watch?v=D4USesKZRrc
    Dopo colazione (frittata + chapati) saluto tutta la famiglia e parto: non ho punti da raggiungere in mente. Solamente da qui mi sposto verso il nord est del paese.



    Questo è il bivio poco prima di Shimshal: girate a destra, ragionando sul verso opposto alla mia moto









    Se tira forte il vento, le frane possono essere un problema, ma sto parlando delle frane di ghiaia piccola. In un cumulo mi ero piantato: i camionisti dietro di me sono scesi a spingermi poi si sono messi a spalare per liberare la strada. Mi sono unito agli spalatori





    Qui ho girato il mio video drammatico





    Questo motociclista si ferma e mi indica la ruota anteriore



    Perdo olio dalla sospensione: dovrò cercare un meccanico



    Al rientro a Passu passo dalla stanza dove avevo dormito, ma non vedo i miei bagagli



    Un ufficio dell’agricoltura lì vicino mi aiuta a telefonare al proprietario che mi dice che la borsa è nella stanza: infatti era un poco defilata, ma c’era. Riparto per cercare un meccanico che trovo a Gulmit. Smonta tutta la sospensione e cambia un anello di tenuta





    Centro autorizzato Honda





    Tutto sott’occhio e a portata di mano





    Provo a vederese in centro a Gulmit trovo dei bancomat







    Al quarto bancomat che mi rifiuta le carte (pur esponendo il simbolo Visa e Mastercard ) mi rassegno a cambiare. Entro in una banca e alla fine arriva un impiegato che parla inglese. Impossibile, mi dice e mi accompagna fuori al bancomat: rimane anche lui di stucco a vedere che non vengono accettate.
    Ok gli chiedo di cambiarmi 100 $

    Purtroppo non avevo con me questo (credo) utilissimo libro



    Mi dice che in Pakistan le banche non sono autorizzate a cambiare moneta straniera: informazione che ignoravo e di cui nessuno nemmeno all’ostello di Islamabad mi ha accennato. Come posso fare ? Mi indica una specie di ferramenta e mi dice che il proprietario cambia i dollari. Vado dal negozio, ma nisba, ha smesso.
    Ci ragiono un attimo: da qualche parte sarà possibile cambiarli, basterà mettersi d’accordo sul tasso di cambio, ovviamente sfavorevole per me.
    Provo in un albergo, il Motel 35 (siamo sulla National 35 la KKr)



    Ma certo che si può cambiare mi dicono gli impiegati alla reception: che tasso avrei in mente ? Alla fine su 100 $ “ci rimetto” 7 euro, ma anche in banca avrei pagato una commissione, va bene così. Mentre uno va a prendere il cambio mi offrono il tè.
    Solito “interrogatorio” su cosa penso del Pakistan e cosa pensano del Pakistan in Italia
    , poi la domanda rituale:” Sono sposato ?” No: di solito qui c’è un attimo di silenzio, ma la mia imitazione dell’aquila che vola libera chiarisce sempre i dubbi.



    Verso sera mi fermo a Ghulmet (un posto vale l’altro) e trovo posto (sono l’unico ospite ) al Mount Palace Hotel. Il paese è molto frequentato dai turisti ed in effetti ci sono parecchi locali: il fatto è che dalla strada principale è ben visibile il monte Rakaposhi (7.778 mt).





    Per cena stasera decido di provare la pizza made in Pakistan





    Perfetta: mi sono decisa per quella con formaggio pollo e spezie



    Beh il nome è geniale



    Due porcherie di patatine/biscotti le prendo quasi sempre



    Venerdì 22 settembre

    Partenza tranquilla: sveglia dettata dal sorgere del sole





    Meta fissata (ma non obbligatoria, altrimenti mi stresso fin dall’inizio) la valle di Ishkoman.







    A Gilgit devo chiedere per la direzione verso Ishkoman: alè si radunano oltre 10 persone



    Strade in fase avanzata di costruzione





    Carne a km 0



    https://www.youtube.com/watch?v=PxoFrZwjW8I

    ecco, si rompe nuovamente il filo del contachilometri

    Oggi è giorno festivo, ma trovo un meccanico aperto



    Ripara di tutto



    Non ha il filo di ricambio (solo parti Honda), ma ha un guizzo: va a far saldare il cavo e me lo rimonta



    Io intanto che era dal saldatore avevo pranzato



    Riparto



    Ishkoman è una vallata di alta montagna che confina col corridoio di Wakhan, una striscia di territorio afgano larga tra i 12 e 60 km e lunga circa 260.
    La valle ha una altitudine fra i 2100 e 3700 mt ed è composta da 20 villaggi



    Ennesima rottura del filo del contachilometri: decido di tentare un'altra riparazione nella città di Gahkuch 8 oltre 10.000 abitanti) prima di attraversare il fiume Gilgit ed addentrarmi nella valle . vedo uno spettacolare concessionario Honda: 2 piani, qui non ci saranno problemi





    Non mi ricordo di questa situazione in Pakistan, ma forse è successo



    Non hanno il pezzo di ricambio, quelli Honda non vanno bene



    Ho campo qui e tristemente guardo gli highligts di 49ers vs Giants. I miei Giants perdono per 30 a 12: per i chilometri calcolerò con google maps, volta per volta





    Toh, un derby







    https://www.youtube.com/watch?v=LifLowL3Z9U

    terreno impossibile



    Prima del bivio per Ishkoman c’è un check point



    L’unico alloggio economico è la Utter Lake Guesthouse, dove però se ne approfittano. 2.500 rupie ( 8,54 €) per un posto in stanza comune: ok alla fine ci dormirò da solo , ma è un poco esagerato per questo tipo di sistemazione.

    La cucina della guesthouse è nell’entrata



    La mia stanza, col bagno



    Farò dopo la doccia e approfitto della luce rimanente





    Pollo a km 0





    Torno indietro, sta venendo sera e da un gruppetto di edifici mi fermo per mangiare. Un ristorante sta chiudendo e il proprietario mi indica un posto dall’altra parte della strada





    Qui prendo dei dolcetti squisiti



    Sto usando gli abbaglianti…figuratevi le luci normali



    In albergo stanno preparando la cena per un gruppo di geologi che conducono delle ricerche per l’università



    Questa specie di tè la assaggio





    Fine giornata, doccia fredda e a letto



    Domenica 24 settembre



    Mi alzo presto, ma per colazione arriva di nuovo il preside della scuola privata e così mi perdo in chiacchere. Il costo di una scuola privata può arrivare fino a 140 euro al mese ( 42.000 rupie): davvero una cifra notevole qui in Pakistan. Il ciclo di studi arriva fino ai 16 anni, poi 2 di college e per i più fortunati l’università. Il proprietario si sta recando al suo negozio di sarto (oltre che albergatore) e mi chiede di chiudere tutto quando ho finito di preparare i bagagli.







    Il check point prima dell’ingresso alla riserva dello Shandur



    Da qui in poi siamo in tre: io, la moto e il Pakistan









    Mi fermo ed ascolto il silenzio: mi era già successo in Kazakistan. Scendi, spegni la moto, ci sei solo tu, ma non ti senti solo e non ti agiti, anzi ti senti tranquillo, mentre con lo sguardo capisci che non puoi arrivare fino in fondo



    Arrivo allo Shandur Pass dove si trova il campo da polo più alto del mondo. 3.700 metri. Qui si tiene annualmente dal 7 al 9 luglio il torneo dello Shandur pass tra la squadra che rappresenta il distretto di Gilgit e quello di Chitral





    Un immagine presa da internet













    Al check point di uscita arriva anche un motocilcista pakistano: due parole e non mi molla più. Assolutamente deve farmi da guida e mi tocca di seguirlo: anche quando mi fermerò per una foto mi aspetterà







    La costruzione della strada che da sud risale fino a qui che prolunga la N45 alla Mastuj Road che poi si collega alla Shandur Road è qualcosa di titanico: si parla di 20 anni…sempre roba da ridere rispetto alla nostra Salerno Reggio Calabria



    Qui bisogna fermarsi: devo davvero essere impolverato e malmesso. Arrivano dei turisti giapponesi a piedi con la guida dalla direzione opposta. Sono scesi dalle loro jeep e mi chiedono quanto tempo impiegheremo per liberare la strada: gli chiarisco che sono un turista come loro e gli suggerisco di chiedere agli operai





    Più avanti la mia “guida” deve fermarsi per un attimo ed io lo aspetto









    Finalmente è arrivato, mi invita ad un tè e chiede se vuole che mi trovi una camera per la notte



    Gli dico che devo proseguire e lo ringrazio moltissimo per il prezioso aiuto fornito ( ogni tanto dico delle bugie, lo ammetto)

    Ecco avete visto le foto della strada, sapete le mie capacità come motociclista, e avete chiaro il mezzo con cui mi sto spostando, un 150 cc senza ruote tassellate.
    Per ridere provate a leggere la drammatizzazione di questo report, che descrive lo stesso tratto, ma nella direzione opposta. Pochi minuti e poi insomma fate le vostre considerazion

    Verso lo Shandur pass
    di Luciano Berti
    «La pista che collega Chitral a Gilgit si può definire strada solo per alcuni dei suoi 400 chilometri di sviluppo. La quasi totalità del percorso è affrontabile solo con le fuoristrada, autobus e normali automobili non riescono a passare fra queste impervie gole».
    Le frasi della relazione ci avevano resi perplessi sulla possibilità di effettuare questo raid, evitando di percorrere di nuovo la strada che unisce lo Swat a Chitral. E le testimonianze di chi incontravamo erano sempre negative, sembrava quasi impossibile percorrere tutta la strada senza rimaner bloccati o dover tornare indietro. Ma alla fine tutti eravamo decisi a tentare l'avventura. I più dubbiosi si erano convinti che «ogni autista ama la propria jeep più della propria vita». E così, uniti i due gruppi Hindukush Karakorum "83 (ccgg. Marco Vasta e M. Chiara Starace), reduci da alcune camminate fra i Kalash, siamo partiti verso Gilgit, dove sono in programma le camminate nelle valli di Naltar e Diantar.
    Ma c'è poco tempo per guardarsi attorno e rallegrarsi del verde degli ombrosi frutteti: la strada si inerpica rapidamente in una serie impressionante di tornanti che segmentano a zig-zag l'inclinato pendio sabbioso. Gli autisti affrontano la salita con il motore tirato al massimo su di giri, mentre le ruote schizzano polvere e sassi. Corriamo ad un piede dal precipizi, qualcuno siede zitto e pallido, aggrappato a qualsiasi sostegno che dia una parvenza di sicurzza. Altri chiacchierano cercando di essere disinvolti, ma l'occhio corre sempre verso il basso. I mangianastri ululano a tutto volume. Un ultimo colpo di acceleratore nell'affrontare la curva e poi la fuoristrada si ferma con il paraurti anteriore contro il muro di sostegno del prossimo tornante. Mentre l'autista gioca sui freni, l'aiuto che viaggia perennemente in piedi sul paraurti posteriore, è saltato a terra, raccatta una pietra e la infila sotto una ruota posteriore mentre la jeep indietreggia. Bloccata la ruota si possono mollare i freni, inserire la ridotta, sterzare e ripartire.

    Ok è solo un’estratto, comunque… se volte leggere il tutto

    Biblio

    A Reshun mi fermo al Reshun Red Villa Hotel: come sempre ci sono solo io

    il proprietario mi porta della frutta secca coltivata da lui



    poi alla sera mi invita per un tè assieme a suo figlio e nipote. Da qualche anno hanno trasformato parte di questa grande abitazione in albergo



    Ultima modifica di momi20; 29/10/2023 alle 16:41 Motivo: Unione Post Automatica
    Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo

  10. #9
    TCP Rider L'avatar di momi20
    Data Registrazione
    25/11/08
    Località
    Modena
    Moto
    Suzuki DR 350
    Messaggi
    410
    Lunedì 25 settembre

    La perdita di olio non è copiosa, ma per tentare una riparazione devo per forza arrivare a Chitral. Poi intendo proseguire fino alla Kalash Valley, dove in una ventina di villaggi vive una popolazione di circa 3.000 persone , i kalash. Questa è una delle comunità etniche più piccole al mondo e forse per l’ambiente isolato in cui vivono , sono riusciti a mantenere intatto il loro credo e i loro costumi, opponendosi alla pratica dell’Islam, praticato dal 97% della popolazione pakistana. I tratti somatici si avvicinano a quelli europei ed una tesi sostiene che siano i discendenti di Alessandro magno e delle sue truppe.





    Fa freschino ed inauguro l’uso del mio pile da 10 €, comprato dalla Decathlon nel 2008: funziona ancora











    Dopo una non profondissima buca inizio a sentire la catena che gratta pesantemente e che si va asommare all’olio che sto perdendo e al contachilometri col filo rotto.
    Mi vengono dei dubbi



    Vedo un meccanico aperto: una cavolata, si è piegato il carter e la catena gratta: la può mettere a posto, per il resto niente parti di ricambio: devo arrivare a Chitral. C’è anche un signore che è un professore d’inglese in una scuola







    Un gruppo di bambini mi guarda dall’altra parte della strada



    Inizia a sanguinarmi il naso e vado quindi nel negozio a comprare della carta igenica per improvvisare un tampone







    Cosa stanno facendo in mezzo alla strada ?
    Raccolgono frutta secca









    Mi offrono le noci rotte



    Qui vedo la procedura per asfaltare la strada dopo che hanno demolito le rocce, pulito e steso la base di ghiaia







    Pezzo per pezzo, metro per metro

    https://www.youtube.com/watch?v=UxKlQrMfAr8





    Finalmente Chitral



    Beh, se scrivono che riparano ogni tipo di moto







    La sospensione ok, ma per il filo contachilometri nisba, non si trova il ricambio (io sono Suzuki, non Honda)



    In compenso mi riattaccano la guarnizione del casco





    Sosta pranzo e pisolino







    Gonfiamo i pneumatici



    La deviazione per la Kalash valley







    Check point







    Arrivo a Brun e visito un piccolo villaggio tradizionale





















    Trovo un alberghetto alla buona ( 1000 pkr) smollo i bagagli e approfitto della luce per gironzolare: toh si può prendere un caffè













    Brun è un punto turistico molto organizzato e nei periodi del festival locale diventa un formicaio





    Posso lasciarmi scappare questi spiedini ? Vai con l’apericena







    Ormai è buio pesto, ma avevo individuato una specie di ristorante





    Si siede al mio tavolo un pakistano. Sta andando in giro per conto suo da qualche giorno. La moglie a casa si lamenta un po’.

    Pasticceria ancora aperta







    Compro un misto da suddividere stasera prima di andare aletto e domattina a colazione

    In albergo devo fare la registrazione: compilo io il modulo mentre il proprietario mi prepara il letto





    Esco a fare due passi e questi lavoratori di un albergo mi offrono una tazza di brodo





    Vado a letto, ma una coperta non è sufficiente e quindi vado a cercare qualcuno per farmene dare un’altra: tutto il personale è in una stanzina al primo piano di un edificio di fronte al mio
    Musica, una specie di grappa e un altro alcolico davvero forte. Non posso rifiutare l’invito. Si divertono un sacco, tutti maschi: mi ricorda i primi anni di ingegneria



    Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo

  11. #10
    Triumphista Moderatore L'avatar di _sabba_
    Data Registrazione
    25/09/16
    Località
    Castenaso (BO)
    Moto
    Gilera 250 NGR - Tiger 900 GT Pro Kolosi
    Messaggi
    24,702
    Questi non sono viaggi, sono imprese eroiche.
    La distanza, le strade (l’asfalto è un lontano ricordo), la merdomoto in dotazione (merdomoto perchè, oltre ad essere poco indicata per fare enduro, viene consegnata già guasta), la lingua, l’assistenza praticamente nulla, la moneta locale, ecc…

    Grande!

    Sabba

Pagina 1 di 4 1234 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Orrore in Pakistan, strage di bambini a scuola
    Di massimio nel forum Il Bar di Triumphchepassione
    Risposte: 28
    Ultimo Messaggio: 24/12/2014, 12:19
  2. Massacro dei volontari che vaccinano contro la polio in Pakistan
    Di Notturno nel forum Il Bar di Triumphchepassione
    Risposte: 35
    Ultimo Messaggio: 22/12/2012, 15:47
  3. Pakistan: uccide il marito e lo cuoce
    Di Strega Klà nel forum Il Bar di Triumphchepassione
    Risposte: 88
    Ultimo Messaggio: 28/11/2011, 10:06
  4. Jump
    Di Uelanino nel forum Video
    Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 09/08/2011, 12:10
  5. JUMP!
    Di ilfiorentino nel forum Bonneville/Thruxton/Scrambler
    Risposte: 12
    Ultimo Messaggio: 08/07/2009, 09:09

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •