Vero.
Pensando a quanto scritto sopra, io continuo a non capire la scelta di Ferrari.
Hamilton è stato un gran campione, magari aiutato da una una macchina missile e da una fortuna smisurata, ma è in evidente parabola discendente, un po’ come Vettel “girotondino” e il fratello tristo di Raikkonen all’epoca del Santo Bevitore.
Serve sicuramente come immagine, non penso come l’artefice di un gap prestazionale rispetto allo stato attutale.