L'anno scorso vi ho ammorbato con i test drive della Honda Hornet 750 e della Kawasaki Z650:
https://www.forumtriumphchepassione....50-e-Kawa-z650
Quest'anno vi ammorbo con il (mini) test drive della Suzuki GSX-8R, che poi è questa motina qui:
2024-Suzuki-GSX-8R-6.jpg
Siccome però vi voglio ammorbare per benino, ne scrivo due versioni: una politically correct e una no.
Cominciamo con la prima.
Il colpo d'occhio è discreto, specie di fianco.
La moto è compatta ma non piccola; stretta e bassa ma piuttosto lunga.
Il colore grigio chiaro è a mio parere quello con cui rende meglio.
Verniciature buone, nel complesso la moto si presenta bene relativamente alla categoria.
Pedane e comandi sono economici; leve non regolabili e pedane dall'aspetto "leggerino".
Il cruscotto è posto parecchio in basso e caratterizzato dal solito TFT, che se non altro è abbastanza leggibile.
Le varie impostazioni sono semplici, dal blocchetto sinistro, con pulsante centrale per selezione e attivazione e "frecce" verticali per lo scorrimento.
Gli specchi hanno una forma poligonale, non particolarmente efficace, ma vibrano poco e si riescono a regolare in modo tutto sommato soddisfacente.
La posizione di guida è valida: i manubri hanno una inclinazione giusta, non spioventi ma si apprezza la differenza rispetto a un manubrio classico da naked.
Nel complesso si sta senz'altro "sopra" la moto e non "dentro"; cruscotto e cupolino sono decisamente in basso.
Le pedane sono correttamente arretrate (anche se ulteriori 10-15mm di arretramento non avrebbero guastato); il busto è leggermente piegato in avanti ma si sta assolutamente comodi.
Mettendo i piedi a terra, le pedane non interferiscono (come invece succede su Kawasaki 650 e Honda Hornet 750), rimanendo dietro la gamba.
La moto è snella e la sella, a 810mm da terra, presenta un'imbottitura sufficiente e sostenuta. Per me è un po' alta ma andrà benissimo alla maggior parte delle persone.
Il motore si avvia al primo tocco del pulsante ed ha il classico rumore da bicilindrico parallelo giapponese: difficile faccia innamorare qualcuno, soffuso e regolare.
L'elettronica di bordo prevede il controllo trazione impostabile su 4 livelli, da OFF a 3; le mappe sono 3 e sono denominate, dalla più aggressiva alla più dolce, "A/B/C". Tutte sono a potenza piena.
La frizione è morbida ma non particolarmente progressiva da fermo.
Il cambio è morbido e dotato di quickshifter bidirezionale di serie, una scelta senz'altro "premium" nella categoria.
Il motore è irregolare sotto i 2000, ma poi diventa ben usabile. Attorno ai 5000 si vivacizza con una bella progressione fino agli 8000 circa, ma è comunque ben presente e pronto già dai 3000.
La mappa "A" sembra inutilmente ruvida, mentre la "B" è ben centrata, senza effetto on/off. Diciamo che come al solito si mettono 3 mappe per scena, ma l'intermedia è quella utile.
Le vibrazioni si possono avvertire (e poco) fino a circa 5000 giri, dopodiché non c'è niente da segnalare, quantomeno niente che possa infastidire.
La prova è stata nel traffico di Roma, quindi non è che si potesse capire chissà che, comunque le sospensioni (con il solo mono regolabile nel solo precarico: purtroppo un classico della categoria) assorbono bene senza dondolare.
Il freno anteriore risponde come ci si aspetta, mentre quello posteriore è un po' deboluccio, come purtroppo spesso avviene, per cui anche per fermarsi a un semaforo in città bisogna comunque ricorrere all'anteriore.
La moto si gestisce bene nel traffico; non c'è l'avantreno superleggero (forse anche troppo) della Hornet, anche perché qui si carica maggiormente sui manubri che sono pure più stretti, ma nessun problema di maneggevolezza.
Durante i 20 minuti di prova, nonostante il traffico, non ho sentito calore fastidioso venire dal motore.
La copertura aerodinamica offerta dal piccolo plexiglass lascia il tempo che trova; senz'altro meglio di una naked ma per affrontare lunghi viaggi serve altro. Per fortuna Suzuki prevede un plexiglass maggiorato, che a mio parere andava montato di serie (c'è la carenatura, qual'è il senso del mini-vetro?)
Il passeggero non è gradito: sella molto piccola, imbottitura minimale, pedane alte e nessun appiglio; peccato, avrebbe potuto essere una discreta piccola sport-tourer, visto il motore non asfittico, la carenatura, le ridotte vibrazioni e i consumi apparentemente contenuti.
Nel complesso una moto "seria", con buona sostanza; hanno risparmiato dove tutto sommato "fa meno male". Buon motore, regolare, morbido e pieno a bassi e medi. Misure azzeccate. Colpo d'occhio discreto.
Dal mio punto di vista "manca 1 per fare 100". Non essendo, chiaramente, una sportiva, avrebbe potuto essere una buona sport-tourer compatta per due, se solo il passeggero fosse stato considerato. Inoltre su una moto comunque "di accesso" una sella più bassa, magari regolabile, sarebbe stata gradita (almeno da me).
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Versione non politically correct.
La motina è carina; come complesso è migliore della Hornet e della Kawa, grigia fa la sua figura. Accanto ad altre medie. Non accanto alla Speed Triple 1200RR, per dire.
Ha le "poverate" tipiche della fascia, quindi leve non regolabili, pedane di latta, sospensioni non regolabili (solo il precarico del mono), comandi entry level.
Però hanno abbastanza azzeccato la posizione: non si sta dritti né seduti come sulla tazza, quando si mettono i piedi a terra non si sbatte sulle pedane e non bisogna cercare cambio e freno con l'alluce.
Strumenti: il solito TFT, se non altro si legge abbastanza benino.
Le tre mappe sono alquanto inutili, serve solo la "B"; idem i 4 livelli di controllo trazione, bastavano on e off.
Motoretto simpatico: scorbutico fino a 2000 ma poi prende bene, bella coppia, dai 5000 agli 8000 è divertente e vibra poco.
Cambio preciso, ha pure il quickshifter bidirezionale di serie, che su questo tipo di moto a che servirà boh...
Frizione morbida ma poco modulabile come tutte le tristi frizioni di oggi.
Sono stato solo nel traffico, per cui: si gestisce bene tra le macchine, non scalda fastidiosamente, assorbe decentemente le buche e non dondola.
Il plexi di serie fa ridere ma ce n'è uno più serio optional.
Il passeggero se lo sono scordato, poi all'ultimo momento hanno messo un pezzetto di gommapiuma ricoperto e due trespoletti da pappagallo.
Il rumore è quello classico da tosaerba bicilindrico parallelo.
Nel complesso mi sarebbe pure piaciuta, ma per me è troppo alta (sella a 810), tocco con le punte e sinceramente mi sono anche rotto le scatole di fare Carla Fracci.