Ultima modifica di AlbyBo; 10/10/2024 alle 13:10 Motivo: Unione Post Automatica
Quanto mi spiace! D'altronde io per primo non lo comperavo più da tempo e le edicole chiiudono una dietro l'altra, le poche che resistono, a detta degli edicolanti, sopravvivono con la vendita di paccottiglie varie.
Purtroppo sono questi i tempi, le abitudini cambiano e fanno vittime.
Io sono dell'idea che è inutile cercare di tenere in vita cadaveri con sovvenzioni che sanno di elemosine e che speso prolungano l'agonia. Secondo me bisognerebbe conservare quello di importante che si è accumulato nel corso degli anni, per esempio nel caso specifico tutte le prove fatte, che costituiscono un vero patrimonio storico di informazioni tecniche , e questo si potrebbe fare anche senza bisogno di una sede fisica, ma in rete, anche con un accesso a pagamento .
Mic il problema non è tanto questo, ma questo , dal link di mastroragno:
E’ arrivato poi il recente (estate 2024) trasferimento del ramo d’azienda che contiene Motociclismo alla Clafin Gmbh, società di diritto austriaco controllata dagli stessi soggetti di Sportcom. A quale fine? Secondo alcune voci attendibili, per venderla. L’affare per il passaggio di Motociclismo a Conti editore (che già pubblica il mensile In Moto) sarebbe saltato a causa delle richieste dell’editore di Motociclismo, che voleva “supervalutare” testata e archivio.
Chi ha la proprietà esercita i vari diritti...
E gli " affari " si fanno sempre in 2...
Perciò se le parti ( venditore e ipotetico acquirente) non trovano un accordo succede quello che sta avvenendo ora.
I lettori conservano sempre un interesse ed un ricordo affettivo, ma purtroppo la rivista è un azienda e per condurla bisogna fare i conti...
Forse ci vorrebbe un tavares della situazione 🤮
Si ma indipendentemente da chi compra e da chi vende è un fatto che la carta stampata è in crisi, mi ha detto un edicolante che ormai i pochi quotidiani li comprano gli anziani, internet ha cambiato profondamente le abitudini. Per esempio col commercio on line.
Per cui i tempi sono questi e bisogna prenderne atto, come sarà stato per le carrozze con l'avvento del motore a scoppio. I carrettieri più elastici hanno comprato i camion, gli altri sono scomparsi. Ostinarsi a tenere in vita cadaveri è penoso.
Si quotidiani ( e che wuitidiani ) si vendono sempre meno, rimangono gli affezionati , chi fa un uso di questi più specifico, e la vendita di quotidiani e riviste specifiche.
Poi c è la capacitÃ* e lo spazio che ogni edicolante in base a dove sta e dove opera è riuscito ed ha saputo ritagliarsi, rapporto con i clienti , vendono anche libri quindi supporto, condivisione, critica approfondimenti vari ecc....più altro....
Anche al tempo al vinile avevano fatto il funerale, poi però pian piano si è ritagliato uno spazio migliore anche di quello di prima, più piccolo ok, ma migliore..
Può essere che non ci saranno più tante edicole come prima, ma quelle che resteranno saranno più specifiche e competenti.
Tenere in vita....le sovvenzioni le prendono per la maggiore praticamente solo le testate ammanicate alla politica...perché gli servono per diffondere il verbo e condizionare insieme alla tv e ora social vari, non è che li prendano gli edicolanti
Questi ultimi insieme a chi pubblica finché saranno capaci di offrire contenuti specificitÃ* approfondimenti e servizi che l informazione generalista e superficiale che la stragrande maggioranza della rete fa , con gli algoritmi di profilaziine , tra l altro, camperanno senza il bisogno di nessuno.
Piuttosto il discorso è del tipo di capacitÃ* di comprensione dei contenuti, di che esigenza ha il " lettore medio" ...che se non va oltre la rassegna stampa di canale 5 al mattino , gli basta un tazebao nella piazza e le previsioni del tempo..
Visto anche come tutti i vari organi continuano nel voler rendere la comprensione delle persone
Ultima modifica di massi69; 13/10/2024 alle 05:12
Io aspettavo l'arrivo in edicola di questi mensili... a volte passavo anche prima sperando che anticipasse l'uscita. Devo dire che col tempo la qualità è quantità delle prove e informazioni è scesa ma comunque è cambiato tutto.... internet abitudini e passioni. Noi passavamo nottate a sognare le due ruote, smontare motorini e sbavare di fronte ai cataloghi Polini Pinasco etc... oggi si pensa ad altro.
Basta guardare i parcheggi dei licei dove c'è l'assenza quasi totale delle 2 ruote, ai miei tempi non trovavi parcheggio. Il futuro lo vedo grigio la nuova generazione ha altri interessi.
Ultima modifica di navigator; 13/10/2024 alle 08:42
Credo che l'abbandono della carta stampata a favore del digitale sia irreversibile.
Ormai solamente noi diversamente giovani conosciamo il piacere di leggere una rivista, un quotidiano, un libro.
I giovani veri vivono di digitale, e il futuro sono loro.
Cazzarola.... (si può dire?)....
Quindi prossimi abbonamenti tutti digitali ! Che quello che ho ancora cartaceo (Quattroruote) è comunque problematica la consegna postale.
Ma per noi motociclisti cosa resta? Dueruote morto, Motociclismo in coma profondo.
Penso che mi abbonerò a INMOTO.
Cosa leggete voi?
Di moto niente. Non seguo più la produzione. Ho la mia Bonnie dal 2010, 120000km, mai un problema e me la tengo con amore. Come quotidiano repubblica, abbonamento on line, tanto per conferma.
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Io sono abbonato a InMoto, più che altro perchè lo leggo da sempre e conservo tutti i numeri... ma le belle prove con tutti i rilevamenti ormai son cosa passata, e spesso i numeri son un po' noiosi... farà scappare da ridere, ma ha molti più rilevamenti InSella che non le altre riviste...