Non hai ragionato a spanne.
Per creare un flusso di aria sufficiente per alimentare un motore ad alte prestazioni, serve parecchia potenza (elettrica in questo caso), che deve essere prelevata da una batteria generosamente dimensionata (e pesante) e ricaricata da un gruppo volano/statore di grande potenza (e peso ulteriore).
La sovralimentazione non è mai “gratis”, bisogna valutare i vantaggi a fronte degli svantaggi.
Facciamo un esempio pratico.
Un 750cc tricilindrico aspirato può tranquillamente erogare un centinaio di cavalli, anche 110/120 (ma non esageriamo per semplificare).
Il 750cc tricilindrico a V (dobbiamo considerare la stramba architettura “strolgata” da Honda) è un motore che non può essere leggero, in quanto è caratterizzato da due testate (anche se una è più piccola dell’altra) e da due distribuzioni.
Lo statore e il regolatore sono sicuramente dimensionati il doppio (come minimo, forse anche il triplo) di quelli di una moto tradizionale, e la stessa cosa, come scrivevo più sopra, si può dire della batteria.
Il calcolo è….
Quanti cavalli si possono acquistare con una configurazione del genere?
+30%?
+35%?
+40%?
110+35% (calcolo medio) = 148,5cv
Un 1000cc quattro in linea (quindi con un cilindro in più ma una sola testata, anche se più grande, una sola distribuzione, una batteria notevolmente più piccola, e soprattutto un alternatore molto più ridotto) non è affatto detto che sia più pesante, ma sicuramente è in grado di erogare la stessa potenza senza alcuno sforzo.
Boh.
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