Il problema di tt ste situazioni è iniziato quando le aziende sono diventate dei " marchi".
Prima la bontà del prodotto era attribuito alle lavorazioni meccaniche artigianali, perché fondamentalmente, quello erano i telaisti, sarti del metallo e maghi delle saldo- brasature.
Con l avvento del carbonio i via via i processi di realizzazione si sono via via industrializzati ed è stato possibile , in base alla capacità delle nuove aziende di avere stampi autoclavi ecc ecc di produrre in serie in numeri spaventosi che hanno schiacciato i telaisti tradizionali, soprattutto qua in Italia, che non potevano competere .
Da quando poi tt aziende hanno cominciato ad essere acquisite da gruppi esterni al mondo bici, fondi d investimento ecc ecc i è completato il cerchio dell omologazione del prodotto
Prima si si potevano avere tubazioni in comune tra una bici e l altra, ma la capacità di lavorare è la specificità erano diverse da azienda ad azienda
Ora basta un etichetta diversa per milioni di telai tutti uguali
Ci sono le taglie e non il su misura con anche la personalizzazione degli angoli di tubo a seconda del tipo di telaio che l utilizzatore voleva
Questo assicurava sia un miglior uso da parte della persona e avendo l estrema personalizzazione del prodotto rendeva il costruttore forte
Ora con l omologazione totale in produzione..certo ci sono telai e telai, ma come con l abbigliamento che ormai c è la taglia unica elasticizzata si è perso la forza dell artigianalità di chi produceva e rendeva i prodotti unici per ciò che erano e non per ciò che costavano.
Ora i pappagalli si beano di tt ste elettronica della minchia e manco riescono a capire e ad apprezzare cos era l anima di un telaio in metallo
Il problema è che via via vanno scomparendo figure nelle aziende , qualsiasi siano il tipo di manufatto che realizzino che erano il cuore della specificità e il veron made in italy..
Ora basta che ci sono gli schermi, le lucine i vari wireless poi il resto è tt uguale, a migliaia, a milioni.....solo numeri