
Originariamente Scritto da
Rebel County
io potrei anche essered'accordo,ma fino ad un certo punto, perche' dal punto di vista energetico dei trasporti, si sbaglio gia post crisi OPEC del 74 quando c'era tanto residuo di raffineria che andava venduto e si inizio ad incentivare i diesel non solo per trazione commerciale, ma si doveva fare il regalo ai gruppi petroliferi all'epoca in mano pubblica,la germania si butto nellebraccia russe per coprire la scelleratezzadel no al nucleare, solo la francia fu lungimirante e spinse sul mantenimento di quote statali nelle aziende chiave ed infrastrutturale(cosa impossibile in italia senza trasformare tali aziende in serbatoi elettorali e buchi neri economici) e passando al nucleare sull'energia, l'espansione dell'unione si sarebbe dovuta fermare prima, cosi le fabbrichette restavano in europa.
Anche se gia prima molti industriali del nord italia avevano gia aperto ad est con fabbriche locali, e'tutto relativo,una serie di conseguenze ad azioni con sicuramente degli errori fatti per strada.
ma da qui a vedere un piano di distruzione ce ne passa, e' una visione quanto piu sbagliata possibile,perche' se da un lato c'e' il grande cattivo EU, in cuimolti riconoscono una trazione nord europea, o meglio germano-centrica, beh allora so cemi col botto perche' la nazione con maggiori problemi industriali adesso e' proprio la germania.
sono tutte scelte fatte in base all'espressione politica del momento, sale ilpopulismo? bene si punta a far approvare leggi e norme che facilitano la pancia del populismo, sale la destra, vedi sopra.
poi sull'euro,no basta sta storia ha stancato,funziona ovunque,l'anomalia e'l'italia,o meglio alcuni che se ne lamentano a casaccio.