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Bannato
Ma poi, questo doversi preparare ed investire nell elettrico in cosa consisterebbe esattamente visto che la maggior parte dei costruttori assembla i mezzi e l elettronica è la stessa per molti....?
Continental, bosch ecc ecc ecc vendono a tutti non mi sembra che sia per le auto sis per le moto ogni costruttore realizzi una piattaforma proprietaria...
Invece per quanto riguarda le batterie.... se le materie prime non ce l hai e le devi comprare da chi è il tuo diretto competitore legiferare in direzione di cio in cui si è deficitari mi sembra una mossa cazzuta
Ultima modifica di massi69; 28/12/2024 alle 11:16 Motivo: Unione Post Automatica
Quale gap avrebbero i cinesi sul termico? Andate a provare una kove decat e rimappata poi ne parliamo
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Allora qualcuno mi spiega come i costruttori europei dovrebbero investire sull elettrico visto che i componenti li acquistano da aziende si in parte controllate da esse ma chip e batterie arrivano dall est?
È competenza dei costruttori occuparsi anche della produzione dei microchip oppure i vari stati a cui questi costruttori " appartengono" ....diciamo così va.....avrebbero dovuto creare le condizioni per le quali ricerca e sviluppo di ciò che ora è " arretratezza e non competitivita" in quel settore doveva evolversi?
Senza contare poi che molte aziende di quel settore sono a partecipazione mista cinese nel mondo ....
Perciò, rifaccio la domanda....: quanto margine d azione c è in ciò che si è determinato da parte dei fieri costruttori europei e quanto invece è volontà decisa già a monte di come l andamento della questione doveva sndare?
Penso che sia cosa nota " ai livelli alti" del gap che via via si andava a creare, perciò se da parte dell europa stava a cuore il destino dei costruttori e dei lavoratori annessi avrebbero quanto meno temporeggiato ponendo out out ai costruttori e a chi produce chip e vari sistemi per mettersi al passo e non invece a mettergli un timer col conto alla rovescia per far ancora più precipitare le cose visto che con il crollo delle vendite del termico comunque crolla la redditività per gli investimenti e si sa che gli azionisti son braccini quando si tratta del metterci del loro nella strategia della visione industriale di impresa e il culo non lo rischiano quando possono fottere come la nota famiglia nostrana insegna da decenni
Purtroppo la componentistica elettronica di un mezzo elettrico arriva in stragrande maggioranza dalla Cina, che ha il monopolio mondiale di chip, batterie, schermi, inverter, sistemi di controllo e ammennicoli vari.
Ai costruttori europei rimane da fare il telaio, scegliere le sospensioni e i freni, preformare i cruscotti e pressare le lamiere esterne.
Ma devono comunque rivedere completamente i progetti per accogliere la nuova componentistica (realizzata da altre aziende, non da una sola).
I più coraggiosi si spingono a creare il software di bordo, ma non deve essere affatto una cosa semplice, visto il marasma della componentistica.
Questo bordello crea inevitabilmente dei dolorosi buchi di bilancio, che in Cina possono tranquillamente sopportare (le aziende hanno tassazioni ridicole rispetto alle nostre, pagano poco la manovalanza e si trovano “in casa” le materie prime), ma non possono farlo le aziende europee che devono procurarsi tutto.
Una moto elettrica Ducati dovrà essere basata su una piattaforma totalmente nuova rispetto a qualsiasi altro modello.
Facciamo l’ipotesi di una Multistrada elettrica “simil V2”.
Forse riuscirebbero a riutilizzare il manubrio, le pedanine, la sella e le ruote.
Sospensioni e freni andrebbero rivisti in funzione della enorme differenza di peso (50kg?), il telaio e il forcellone dovrebbero essere riprogettati da zero, la strumentazione, i comandi a manubrio e l’elettronica cambierebbero in toto (con i componenti cinesi), il serbatoio diventerebbe l’alloggiamente per il cavo di ricarica, le carene andrebbero ridisegnate attorno al pacco batterie, ma anche per creare diversi canali di raffreddamento per i moduli di alta potenza.
Sicuramente sarebbe una moto con una accelerazione pazzesca, ma bisogna poi curvare e frenare, e lì sì che soccazzi!
Già la MultiStrada termica non è il prodotto ideale per affrontare un minimo di fuoristrada serio, figuriamoci una “sorella” elettrica da 270-280kg con la coppia massima esagerata già a un giro motore (si 1 giro, perché il motore elettrico offre la coppia massima appena si mette in movimento).
Facile da gestire come fare a botte in strada con il Mike Tyson della fine degli anni ‘80.
Io la caccio subito giù dall’orrido,
Signore, perdonali perché non sanno ciò che fanno.
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Sabba
@topo78 ne riparliamo dopo che un motore Kove avrà passato i 100.000 km con la stessa affidabilità di uno Honda
Lamps
Aspetto che il panico cresca, quando la paura si trasforma in visioni celestiali... allora inizio a staccare (K. Schwantz)
La vera moto deve fare come le tro!€ deve bere, fumare e muovere il culo (M. Lucchinelli)
Beh, se devo essere onesto a me la Kove 800 fa sangue, perché è si un prodotto cinese, ma fatto un grandissimo appassionato delle moto.
È un prodotto di mikkia, parafrasando Checco Zalone, perché si distingue dai competitor connazionali per il fatto che è costruito per essere leggero ed efficiente, mentre quasi tutte le altre moto cinesi concorrenti sono dei blindati a due ruote (pesano cinquanta chili in più).
Sulla affidabilità non ci gioco nemmeno la pelle di daino che mi è rimasta, però bisogna ammettere che anche i cinesi hanno fatto salti da gigante sotto questo aspetto.
Non è poi che le moto italiane, austriache e inglesi siano così tanto più affidabili..
Giusto le giapponesi, Honda in testa, ma anche le altre tre non scherzano affatto (zero problemi con le varie Suzuki, Kawasaki, Honda e Yamaha possedute tra il 1986 a oggi).
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Sabba
Allora, un mio amico meccanico ha quella da cross con cui fa qualche garetta.
Se non la modifichi non va una pippa perché hanno mappe molto conservative per garantire una lunga durata. Modificata per l'uso agonistico in una stagione non ha avuto problemi significativi di affidabilità.
Stesso vale per il motore 800... È facile tirare fuori molto più CV di quanti ne escano di fabbrica.
Per quanta riguarda i 100000km... Vorrei vedere quante KTM con lc8c ci arriveranno. Vedi alberi a camme... E considerato che più o meno una KTM adv 890 r sta sui 17 la kove 800x pro sui 10, puoi anche buttare via serenamente una a 50000 km e comprarne una seconda.
E in questo momento sulla tenuta del usato.... Forse conviene kove
Honda... Mi trovi una moto che non noiosa? E facciamo un paragone tra africa twin e kove? Rapporto peso/potenza e prezzo a pari allestimento?
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Ultima modifica di topo78; 29/12/2024 alle 10:35
Andrea tutto quello che vuoi, ma permettimi Kove e tanti altri marchi di quelle parti hanno ancora tutto da dimostrare. Personalmente al momento non sono disposto a "scommettere" i miei soldi, in futuro sarò felice di cambiare idea se me ne daranno motivo.
Lamps
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