No....
https://www.ilfattoquotidiano.it/202...ogico/6223790/
È del 2001
https://presskit.it/2024/12/29/espro...-alla-servitu/
“Il decreto Draghi ha fondamentalmente lo scopo di esautorare le autorità locali dalla gestione di insediamenti energetici, come le pale eoliche in Sardegna”, denuncia l’avv. Francesco Scifo. “Normalmente, per realizzare insediamenti industriali, è necessario seguire un’intera procedura che parte da una concertazione tra lo Stato centrale, le autorità regionali e, successivamente, quelle locali. Con il decreto Draghi, invece, è stato introdotto un percorso d’urgenza che, in pratica, elimina questo tipo di iter. Si è quindi passati da un’azione di carattere procedimentale, che prevedeva conferenze di servizi e la consultazione di tutti gli interessati, a una normativa che attribuisce al Governo centrale la decisione sulle aree idonee.
Questo significa che il cosiddetto “decreto aree idonee” della Regione, di fronte a una normativa di questo tipo, diventa inefficace e privo di valore. Il Governo ha scelto di accentrarsi la decisione sui territori da destinare alla servitù di elettrodotto, che è una vera e propria servitù. In precedenza, tale servitù, pur potendo essere imposta, doveva comunque passare attraverso un procedimento articolato, che consentiva alle popolazioni locali, ai Comuni e alla Regione di interloquire e, in qualche misura, partecipare alla decisione. Ora, invece, tutta questa procedura per le pale eoliche è stata eliminata. Il Governo Draghi si è di fatto arrogato il compito di imporre queste servitù senza consultare nessuno, escludendo le popolazioni locali dal processo decisionale.
Ultima modifica di navigator; 04/01/2025 alle 16:32
Al di la che sia un caino , lui e quelli che rappresenta...ma può dipendere dal fatto anche che come regione ha uno statuto speciale e quindi per l autonomia di cui gode sono necessarie procedure differenti?
Poi, come ti ho già scritto , è grave anche il fatto che proprio la presidente di un partito che vuol fare dei referendum " abrogativi" un arma di opposizione, vedi quello promosso contro l autonomia differenziata, non permetta ai propri abitanti di esprimersi nel merito