Senza andare a scomodare certi valori da massimi sistemi, sappiamo bene che lo sport è un prodotto da promuovere e vendere, e che spesso seguire questo imperativo cambia qualche risultato, però non riesco proprio a digerire questo dare contro alle società Motogp e Ducati in questo momento storico, che stanno gestendo il campionato in questo modo.
Ducati ha l'obiettivo di primeggiare nello sport per promuovere i suoi prodotti, dall'impronta profondamente sportiva, e lo deve fare con le moto rosse, secondo voi potevano permettersi di perdere un altro campionato? Dai, ormai è chiaro a chiunque che Bagnaia non è "lo Stoner di Torino", né "l'erede di Rossi", così come descritto da certi media nazionali, come è chiaro che Ducati non può e non deve puntare solo al tifoso nazionalpopolare italiano, ma al mondo intero.
In più non capisco perché i valori dello sport sarebbero compromessi adesso, quando per anni tutta la Motogp si reggeva sulla spinta mediatica di Valentino Rossi, che ha corso molto spesso con evidentissimi (e non solo) vantaggi tecnici sugli altri piloti, cosa che gli ha garantito di vincere tantissimo, e giustamente perché tra il 2002 e il 2005 era quasi imbattibile, così come dopo lo è stato Marquez.
Andiamo, capisco la passione tipicamente italiana per il tifo, ma se vogliamo parlare di valori sportivi, non possiamo non riconoscere che ora come ora stiamo assistendo all'epoca del più forte pilota di motociclismo del momento, se non della storia.