Più che altro, è sotto gli occhi di tutti che gli esami pratici per le patenti A possono servire, al più, a evitarti di cadere da fermo o quasi. Non garantiscono la padronanza di nessuna delle abilità necessarie per guidare sul serio una moto. Quindi sono, come è connotazione di questo periodo storico, la solita proliferazione normativa che mette a posto alcune coscienze e il portafoglio di qualche categoria, senza alcun risultato pratico. La solita ipocrisia pagata dal cittadino. Volete un altro esempio? Le pratiche di revisione biennale dei veicoli, anche quelle ipoteticamente una cosa ragionevole ma nella prassi una tassa ulteriore senza alcun senso. Però, come dicevo, è parte del segno di questi tempi nei quali il buonsenso latita un po' e ogni problema, in qualsiasi campo, viene affrontato nella maggior parte dei casi con norme che non lo risolvono ma assolvono chi dovrebbe risolverlo dal risolverlo e permettono a altri di guadagnarci. Altro esempio? I limiti ridicoli di velocità, magari anche controllata, dopo il cartello "strada dissestata" che rimane lì per decenni. Cazzo, ma asfaltala invece di metterci un cartello! Ma va bene così.