La Morbidelli, marchio storico di Pesaro, rinasce a Budrio (un paese vicino a Bologna), sede della KeeWay/Benda e della MBP (Moto Bologna Passione) che in pratica sostituisce.
È una moto “budriese”, cioè importata a Budrio dalla Cina, credo sia un caso più unico che raro…
A parte gli scherzi, ieri sono sceso fino a Cesena per provare questa moto, perché non potevo credere che con soli 9990€ ti davano per davvero una moto funzionante da 1000cc con due cilindri a V, con tris di borse, Cruise Control, TPMS, manopole e sella riscaldabili, sospensioni KYB completamente regolabili, 4 Riding Mode, cerchi a raggi con pneumatici Tubeless, parabrezza regolabile e strumentazione TFT con connessione per Smartphone, giusto per citare alcune delle feature presenti di serie.
Grazie alla disponibilità del concessionario Mabomotor, nella persona del gentilissimo sig. Fabio, ho avuto modo di provare (a tempo indeterminato) questa interessantissima moto, che personalmente mi attrae anche per il nome che spicca sul serbatoio.
Devo dire che è fatta bene, e soprattutto si presenta bene.
Dal vivo è proprio bella, fa tranquillamente la sua figura messa a fianco di qualsiasi concorrente (anche blasonatissima).
Ho avviato il motore per riscaldarlo prima del test.
Prima sopresa positiva il sound che risulta molto piacevole, da bicilindrico con due bei “pomponi”, ma assolutamente civile.
Salgo in sella e devo purtroppo annotare il primo difetto (dei pochissimi), e cioè il peso piuttosto importante che da fermo è ben percepibile.
La casa dichiara 265kg in ordine di marcia, una cinquantina in più della mia Tigrotta, e in manovra non spariscono di certo.
Però, e questa è un’ottima notizia, spariscono in marcia!
Devo proprio ammettere che l’handling è sorprendente.
La moto si inserisce in curva molto bene, con poca “isteresi”, mantiene la traiettoria e si percepisce molto stabile.
Le sospensioni sono sorprendentemente efficaci (faccio notare che sono state regolate da Fabio, che oltre ad essere un preparatissimo venditore è anche un ottimo tecnico), forse un pochettino troppo sostenute per un eventuale utilizzo in fuoristrada (chi lo farebbe, con un peso del genere?) ma perfette su asfalto.
La moto regala una bella sensazione di sicurezza, e un’altra sorpresa positiva arriva quando si frena.
L’impianto JJuan è davvero ben tarato, c’è un ottimo bite iniziale e la frenata è progressiva e modulabile.
Frena bene anche dietro, per cui anche la JJuan sa fare prodotti di ottima qualità.
Durante il test ho potuto evidenziare svariati aspetti positivi (e qualcuno anche negativo, ci mancherebbe).
La triangolazione sella/manubrio/pedane è azzeccata, la frizione a comando idraulico è perfettamente tarata, il pexiglass ripara bene (è regolabile), ma soprattutto non si avvertono vibrazioni nonostante l’architettura del motore!
Devo annotare solo una certa rumorosità nell’inserimento delle marce in salita (seconda e terza, soprattutto), ma il cambio è preciso e ben spaziato.
Di serie la moto monta rapporti molto corti, e saggiamente il concessionario ha montato una corona più piccola di (ben) 5 denti.
Devo dire che personalmente avrei osato anche di più, ad esempio con un pignone con un paio di denti in più lasciando inalterata la corona.
Non sono improvvisamente impazzito, mi conoscete e solitamente non farei mai una modifica del genere, ma con un motore come questo, che dà tutto e subito e “muore” piuttosto in fretta (a 6500 giri la spinta inizia a calare in modo piuttosto evidente, anche se il limitatore è posto 1000 giri più sopra), è meglio prediligere la coppia (tanta, 8,9Nm a soli 5250 giri) e sfruttare appieno la grande elasticità del V2.
La prima risposta del gas è poderosissima, quasi a livello della BMW R1250GS LC, poi questa veemenza iniziale si stempera in fretta, ma il motore rimane molto “forzuto” (purtroppo per troppo poche migliaia di giri, ma con meno di 90cv non è che si possa pretendere molto di più).
Inutile fare ooooohhhh considerando il paragone di cui sopra; se la provate l’ooooohhhh lo esclamate mentre la guidate!
Per quel prezzo è difficile chiedere qualcosa in più, anzi, anche oggi (il giorno dopo) mi chiedo ancora come facciano i “budriesi” a proporla a quella cifra!
Come avrete notato dai miei commenti, di problemi reali non ce ne sono, forse a parte il peso da mastodonte.
Il cambio “clakkante” si può sicuramente migliorare con un buon olio e abbassando un pochettino il pedale.
La sella è morbida e ben dimensionata, ma è un filino troppo alta da terra per persone più basse di 1,80.
Io tocco (sono 1,76/1,77 a seconda del …. tempo) ma per guidare con la massima sicurezza dovrei far scavare la sella di un paio di centimetri.
Un’altra cosa che mi è piaciuta poco è la corsa a vuoto dell’acceleratore (elettronico).
Anche la mia Tiger 900 GT Pro aveva quel difetto, ma che ho corretto con uno spessorino della SPBike (Tipo 2).
Presumo si possa fare lo stesso con la Morbidelli T1002VX, per cui anche questa cosa potrebbe venir risolta con pochi euro.
Conclusioni.
È una moto da comprare?
Se non spaventa il peso direi proprio di sì.
Il motore non allunga come un KTM, ma il tiro ai medi e ai bassi è assolutamente sufficiente per girare in scioltezza su ogni strada e in ogni condizione.
La moto è splendida esteticamente, la strumentazione è facilmente consultabile, e tutti i comandi sono morbidi e a portata di arto.
Per fare turismo (senza troppe pretese) non è affatto male, anzi, avercene.
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