La sostanza è che tra un poco ci sarà l'ivasione delle moto cinesi, come negli anni 70 c'è stata quella giapponese, con la differenza che allora il prezzo era equivalente o di poco inferiore alle europee ma con prestazioni eccellenti ( a parte qualche caratteristica negativa tipo ciclistica, rilevata dai più esperti) mentre ora il prezzo è molto inferiore con prodotti via via sempre più perfezionati. Per cui non appena cadrà il tabù del disagio di non avere un marchio blasonato l'invasione sarà senza più freni. Mi dispiace per i marchi prestigiosi, ma purtroppo è la legge del mercato, e penso ben poco potrebbero fare eventuali dazi. Poi c'è anche la furbizia di rievocare marchi storici, per esempio sono rimasto sorpreso di leggere MORBIDELLI. che quando ero giovane era famosa per i cinquantini da corsa. Così l'altro giorno in un'officina ho visto il meccanico con una CF 400 da enduro, un gs in miniatura. Gli ho spiegato che CF era un marchio italiano dei primi anni 70 attivo nella costruzione di ciclomotori, ma ovviamente non ne conosceva l'esistenza. E così anche con le auto, per esempio le MG che ai miei tempi era un blasonatissimo marchio inglese, insieme a triumph.