Io sono oggettivo. Cioè, lo sono nei limiti dei miei bisogni: se devo comprare una moto, innanzitutto cerco quella che soddisfa le mie necessità.
Chi compra una Z750, evidentemente trova in essa tutto ciò di cui ha bisogno e gli auguro che se la goda al massimo.
Io avevo bisogno di una supersportiva e l'ho presa, ma se avessi dovuto scegliere una naked di media cilindrata, avrei comprato ad occhi chiusi la Street.
Innanzitutto, se vogliamo trovare motivazioni tecniche ed oggettive, è una moto solida, ben fatta, rifinita e - soprattutto - di qualità. La qualità vera, quella che deve riguardare le componenti principali di una moto: il telaio ed il motore. La Street utilizza lo stesso telaio della Daytona (ma con il fulcro del forcellone riposizionato), così come il motore, modificato negli alberi a camme, nella gestione elettronica e nello scarico. Se al quadretto generale aggiungi che il forcellone è quello della sorella sportiva, che le sospensioni ed i freni per quanto poco scenografici lavorano benissimo, ti ritrovi una bestiola con una meccanica pregiata, un peso veramente contenuto, un motore potente ed infinito nell'erogazione ed un equilibrio dinamico che persino la Speed si sogna. Già la Daytona, per quanto richiede un approccio estremamente professionale nella guida tirata, è agilissima e possiede una direzionalità fantastica; la Street, sfruttando quel telaio ma montando un manubrione largo e trovandosi geometrie di sterzo meno "spinte", non può che eccellere in questi frangenti, perdendo sicuramente efficacia in pista ma rendendosi molto più fruibile in strada, soprattutto per chi non ha voglia di girare sempre con la concentrazione di un pilota Superbike.
Le naked giapponesi, beh, la Z750 pesa 220 KG.... ti rendi conto? Una motoretta carrozzata bene, ma con un telaio di ferro, un motore grosso ma assonnato, sospensioni male accordate...
La qualità, quella che intendo io, non si giudica solamente nel livello di verniciature o accoppiamenti, come invece molti giornali fanno: una moto se è fatta bene lo si nota smontandola ed analizzandola pezzo-pezzo, per poi prenderla in mano e capire se rispetta pienamente le aspettative del pubblico.
Una naked di media cilindrata deve essere una moto quotidiana, che deve chiedere poco ma portare dappertutto, all'occorrenza anche alla garibaldina.
Beh, la Z750 soddisferà benissimo i primi due punti, ma rispetto alla Street Triple, quando c'è da guidare seriamente è meglio che la si parcheggi sotto un albero.
Se poi vogliamo anche parlare dell'estetica, dell'esclusività, del marchio, dell'appeal, di tutto il resto, possiamo benissimo farlo, ma i toni scenderebbero più sul soggettivo e/o personale. Anche qui comunque, secondo me la Street è la migliore ad occhi chiusi.
Non sono un concessionario Triumph, per certi versi non mi sento nemmeno pienamente Triumphista, quindi non faccio questi discorsi per cieco amore verso il brand. Ho comprato la Daytona 675 perché mi serviva una moto simile, ma se avesse avuto un marchio giapponese, per ciò che è l'avrei comprata uguale; sono comunque contento che sia una moto europea, e l'avere il marchio Triumph le da quel tocco di esclusività in più che non guasta.
Ok, lo dico chiaramente, non sono Triumphista convinto ma sicuramente una moto come la mia Alessia - e tiro in mezzo anche la Street - i giapponesi non la saprebbero mai fare.
Sono bravi ad industrializzare, progettare, organizzare multinazionali, produrre mezzi eccellenti a costi ridicoli, ma le moto sportive, quelle sportive vere con l'avantreno che scava i solchi per terra, il posteriore che squaglia l'asfalto ad ogni accelerata e il manubrio che sfiora l'asfalto in piega, mostri come la 916 o la F4, e questa nuova Daytona, nascono solo in Europa, in Italia, in Inghilterra, dove c'è tradizione, conoscenza, goliardia, buon gusto.
Se oggigiorno in MotoGp la Ducati si permette di sbeffeggiare tecnicamente le altre motociclette giapponesi è proprio grazie a questi motivi: chiamatelo "cuore", chiamatela "passione", "tecnologia", come vi pare, è una risorsa che vive solo da noi, io ne vado fiero, e quando parcheggio la mia bestia e si forma il "cappannello" di persone intorno, beh, capisco che le moto le sanno fare tutti, ma le MOTO sono prerogativa di pochi.





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