
Originariamente Scritto da
daytonio
Come al solito in alcune risposte si denota una certa vena di razzismo ed insofferenza e, non so se e' una coincidenza,
in genere queste opinioni vengono date da chi sta al nord.
Questa e' una semplice premessa per indicare che al sud,
dove il fenomeno e' piu' preoccupante ed OGNI giorno
avvengono sbarchi di 300-400 clandestini, la situazione e' piu' tollerata.
Voi cosa fareste se nella vostra nazione non ci fossero le condizioni per sopravvivere?
Ecco, bisogna capire, prima di tutto, che e' gente che (rischiando la propria vita) per disperazione viene qua con la speranza di un'esistenza piu' umana;
troppo spesso ci dimentichiamo della storia e di quando eramo noi a fare gli emigranti, ed e' vergognoso che le stesse persone siano diventate cosi' intransigenti.
La situazione purtroppo e' questa, siamo invasi, ma non e' multando il lavavetri e sequestrando loro l'attrezzatura che si risolve il problema, anche perche' il clandestino non potendo piu' lavare il vetro sara' costretto a fare qualcos'altro per campare, qualcosa probabilmente di dubbia legalita', andando ad alimentare la forza lavoro della criminalita'.
Ed allora, innanzitutto, andrebbe rivista la regolamentazione, va contenuta e repressa
l'immigrazione massiva, evitando che ne arrivino ancora ed espellendo IMMEDIATAMENTE quelli gia' presenti che non sono in regola; tutelare chi e' gia' presente, educandolo alla nostra cultura, perche' debbano essere loro ad uniformarsi a noi e non noi a loro, e' un po' l'esempio del crocifisso a scuola: l'italia e' un paese cattolico, queste sono le regole, se non ti sta bene, la porta e' quella.
La troppa permessivita' porta all'abuso e l'abuso porta al sopruso.[/QUOTE
i miei parenti che sono emigrati in America 70 anni fa ...
NON ERANO MAFIOSI
NON RUBAVANO
NON SCIPPAVANO
NON STUPRAVANO
NON SPACCIAVANO
LAVORAVANO IN MINIERA...