Sono d'accordo sul fatto che non debba diventare un politico, penso che il suo ruolo, peraltro eseguito magistralmente, sia proprio quello del dissacratore, del rompiballe all'ennesima potenza, che osa dove gli altri non osano. Il farlo facendo sganasciare la gente dalle risate (invece di farla piangere come dovrebbe) lo trovo assolutamente geniale. Un altro che ha capito le mille sfaccettature della comicità e ha usato il suo potere è anche Benigni nella sua satira e nei suoi film, non vi pare?
Ps: mi è venuto in mente quando nel film "Il nome della rosa" si scopre che nell'antichissima
biblioteca nascosta nel monastero, era tassativamente vietata la lettura di libri che trattavano il tema della comicità...