La Fallaci (complice una situazione di salute che lei stessa dichiarava gestibile a fatica) aveva tirato fuori un bel litro di bile e l'aveva messo su carta. Come spesso capita molti lo hanno strumentalizzato, come altrettanto spesso capita dopo tutta la rabbia e l'orgoglio le risposte non c'erano. E siamo daccapo.

Il problema risiede nel "comodo" politico. La sinistra, per accarezzare l'elettore radical chic, deve dire "benvenuti tutti"; la destra, per il suo elettore benestante e menefreghista, deve dire "calci-in-culo a tutti". E ri-siamo daccapo.

Troppi interessi, troppo poca trasparenza. Perché gli zingari hanno il permesso di vivere in una bolla d'illegalità, almeno finché non investono qualcuno in macchina? Nessuna risposta.

All'inizio del secolo i nostri nonni e bisnonni sono emigrati in America. Povera gente, gente ignorante, ma anche gente pronta a rompersi la schiena per un lavoro di merda sottopagato... come oggi. Tra loro c'erano delinquenti, malfattori e assassini... infatti la mafia l'abbiamo importata noi negli states. Non per questo non c'é stata integrazione. Dei nomi? Da Giuliani a Coppola, da DeLillo a DeNiro...

Magari a qualcuno potrà fare schifo che un domani ci sia un italo-albanese sindaco di Milano, o un italo-polacco scrittore di best seller, ma nel bene o nel male funziona così.

Sulla questione islamica siamo di nuovo nel blocco della nostra politica d'accatto di marciscente destra e sinistra. Cui si aggiunge l'interesse internazionale di mantenre bollente la situazione (da parte sia americana che estremista islamica).

Sui sei anni al coglione assassino, qui il problema non é la sua nazionalità, ma il verdetto. Se era di Cuneo sarebbe stata la stessa cosa.