dici????????????????
prova a uscire in piazza e a fare la domanda a persone un po anziane
all'niversità ho seguito un corso di bioetica,e anche se ero in mezzo ai giovani ne ho visto e sentito delle belle
massimo rispetto x le opinioni altrui,ma purtroppo l'ignoranza regna
DIO esiste,ma state tranquilli,non sono IO
Favorevolissimo.
Ognuno di noi deve poter decidere liberamante del proprio destino, tanto più se facendolo non fa del male a nessuno, in una parola, libertà.
Ma essendo l'Italia un paese cattolico, profondamente, io dico troppo grazie alla presenza invasiva della Stato del Vaticano, si perché è uno stato a tutti gli effetti con le cariche istituzionali mascherate da misticismo, beh grazie a questa presenza, influenza, difficilmente passerà una legge a favore dell'eutanasia.
Si vive una volta sola. Ma se lo fai bene una volta è abbastanza...
E' proprio per evitare che la decisione sia demandata all'interpretazione (e quindi alla sensibilità) di un giudice che è necessaria una legge dove il singolo individuo possa esprimere e far rispettare il suo volere. Lo stato , con le sue leggi, deve solo fare in modo di stabilire le modalità e i limiti entro i quali si puo' agire, e questo anche per il rispetto delle posizioni come quella di Bluto66 (questi accidenti di nickname sono cosi' ridicoli quando si parla seriamente) il quale rimarrebbe libero di fare le sue scelte, ma le sue convinzioni non impedirebbero a me, che ho un' etica diversa, di vivere o morire secondo i miei valori
Credo che il ragionamento della Corte verta sulla manifestazione di volontà del soggetto, prescindendo da un analisi delle sue capacità di discernimento obbiettivo.
La Corte pone attnzione alle manifestazioni di volontà, alle decisoni, alle esternazioni del soggetto che nel momento di piena facoltà di autodeterminarsi aveva.
La Corte, in mancanza della possibilità di richiedere al soggetto la propria volonta sul trattamento terapeutico, attribuisce valore a quelle che sono state le manifestazioni di pensiero all'epoca in cui queste ben avrebbero determinato la continuazione ovvero la fine del trattamento.
Secondo me questa interpretazione per molti aspetti ripsolvera un principio base per il quale l'unico soggetto capace di modificare il corso della propria vita, seppur in situazioni particolari, è il soggetto stesso.
Credo che detta pronuncia avvalori di molto la necessita di dare una corretta disciplina al testamento biologico, cercado di evitare che la scienza medica supplisca in toto alla volonta della persona.
SEZIONE ROMANA
Vivi come se dovessi morire subito. Pensa come se non dovessi morire mai.
Il fatto di essere un paese cattolica non giustifca il fatto che della nostra vita noi non possiamo decidere non credi ?
E se il soggetto in questione non ha mai espresso un parere in merito cosa succede siamo punto è a capo ecco perchè secondo me un testamento in tal senso sarebbe giusto.
Cosa ne pensi ?
Ultima modifica di Mafalda; 17/10/2007 alle 13:16 Motivo: UnionePost automatica
penso che il testamento serva e debba essere disciplinato per legge.
Ma il soggetto, una volta disciplinato il testamento biologico, può utilizarlo o meno e pertanto saremmo di nuovo nella medesima situazione.
Comunque meglio avere una testamento che non viene utilizato per scelta personale che non averlo.
Credo comunque che il valore della sentenza sia proprio nel dare peso alle dichiarazioni in qualunque forma vengano manifestate. L'esordio dei Giudici di Piazza Cavour è rivolto chiarmente a sollecitare il Legislatore a dare un assetto alla materia, stante la non possibilità della magistratura di supplire alla lacuna che oggi, ahime, sussiste.
SEZIONE ROMANA
Vivi come se dovessi morire subito. Pensa come se non dovessi morire mai.
E' tutto giusto, ma la legge non c'è e c'è invece la corte che non si dice d'accordo con quanto espresso al tempo dall'interessata. Come la mettiamo? E' chiaro che adesso non può esprimere il suo volere, ma perchè hanno deciso che 15 anni fa era troppo vicina alla tragedia degli amici, non in grado di valutare per bene le conseguenze di tale scelta e in ogni caso non toccata direttamente
(come se fosse possibile tornare indietro dall'incidente e poter così decidere con cognizione di causa....) dalla questione? Ciò che lei pensava allora vale meno di ciò che la corte pensa adesso........
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Il mio è un normal-cellulare, telefona e basta. P.M. Carletti
Uno può essere pirla pur avendo qualche buona idea. Se però togliamo anche quella...
La fortuna si presenta quando capacità ed opportunità si incontrano.
Cit. ElGraspa: Il marcio si diffonde con facilità e l'ignoranza non richiede impegno.
CREDO,ma questo è solo un mio pensiero che si debba agire come x l'espianto degli organi
vi ricordate il tesserino che avevano consegnato a tutti in cui tu decidevi cosa fare dei tuoi organi in caso di morte
si doveva risp si sono favorevole o no anche se morto me li voglio tenere
se la scheda non era compilata gli organi venivano prelevati lo stesso,poi credo che non si sia fatto più nulla,io ce l'ho ancora da qualche parte ma ormai non la porto più nel portafoglio
cmq i miei genitori sanno come agire se mi dovesse capitare qualcosa e io so altrettanto, x me questo è sufficiente
credo che una legge sull'eutanasia sia un passo in avanti x la civiltà
DIO esiste,ma state tranquilli,non sono IO