Baghdad, 12 novembre 2007
Oggi ricorre il quarto anninversario della strage di Nassiria, 19 morti tra carabinieri, soldati dell'esercito e civili: "Un sacrificio che non sarà dimenticato", scrive in una nota il presidente del consiglio Romano Prodi mentre in un altro messaggio alle famiglie il presidente della Camera Bertinotti parla di tragedia che ha indelebilmente segnato la comunità nazionale.
Tre le cerimonie previste: una vicino Grosseto, la deposizione di una corona d'alloro all'altare della Patria a Roma e, sempre nella capitale, una messa voluta dalle famiglie delle vittime.
Quattro anni da quella tragica mattina di sangue. Il ricordo è ancora vivo: un'autocisterna forza l'ingresso e si avvicina alla base. Si sentono spari. Quindi una macchina, imbottita di esplosivo, si scaglia contro il camion. L'esplosione è terribile. Parte dell'edificio che ospita i Carabinieri crolla, la sede del Comando viene pesantemente danneggiata. Prendono fuoco numerose vetture militari e il deposito di munizioni, da cui si odono esplosioni ripetute. Alla fine le vittime saranno diciannove.
Abbiamo tutti condiviso il dolore delle famiglie con animo affranto. Ed oggi vogliamo ancora inchinarci alla memoria di quei nostri fratelli caduti.