Il maresciallo Daniele Paladini un kamikaze si è fatto saltare in aria durante la cerimonia dell'inaugurazione di un ponte non lontano da Kabul, uccidendo nove civili - tra i quali quattro bambini - e un militare italiano, il maresciallo capo dell'esercito Daniele Paladini, del Secondo Reggimento dei Pontieri di Piacenza. Paladini aveva 35 anni ed era di Lecce, lascia una figlia di 5 anni. Almeno dodici i feriti, compresi altri tre militari italiani.
L'attentato vicino a una scuola - I bimbi morti stavano uscendo da una scuola nelle vicinanze, quando sono stati investiti dall'esplosione, come ha riferito il portavoce del ministero dell'Interno afgano, Zemery Bashary. Teatro dell'attacco, la valle di Pagman, 15 chilometri circa a ovest di Kabul. L'esplosione, hanno riferito dal contingente italiano Nato-Isaf è avvenuta, precisamente, alle 9.52 ora locale (le 6.22 in Italia). L'attentatore suicida è arrivato a piedi ed è stato visto salire dal greto di un fiume.
Evitata una strage - Sono stati gli stessi militari italiani, preposti alla sicurezza della cerimonia, a "individuare e bloccare" l'attentatore, ha spiegato in un comunicato il portavoce del contingente, colonnello Lorenzo Falferi. La loro reazione, ha riferito, ha impedito che l'uomo si facesse esplodere nel mezzo della folla, rendendo ancora più pesante il bilancio dell'attentato.
I feriti italiani stanno bene - Per quanto riguarda le condizioni dei tre feriti italiani, non desterebbero particolare preoccupazione. Sono il capitano Salvatore Di Bartolo, il capitano Stefano Ferrari, il caporale maggiore scelto Andrea Bariani. Hanno lievi ferite al volto, alle gambe e al braccio. Tutti, comunque, sono stati evacuati dalla zona dell'attentato in elicottero.
Le reazioni in Italia - Non appena saputo dell'attacco, il ministro della Difesa Arturo Parisi ha avvertito il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio Romano Prodi. Parisi ha immediatamente espresso "profondo cordoglio" per le vittime civili afgane, dicendosi "particolarmente toccato dalla presenza di bambini fra le vittime, e vicino alle famiglie dei civili che hanno perso la vita". Subito dopo la notizia della morte del militare italiano, è arrivato un comunicato del premier, a nome di tutto il governo. "L'eroico sacrificio del maresciallo capo Daniele Paladini, caduto in Afghanistan per impedire che il gesto ignobile di un kamikaze provocasse danni ancora più gravi tra la popolazione civile è in questo momento il mio pensiero più forte e doloroso", ha affermato Prodi Anche il ministro degli esteri Massimo D'Alema ha parlato di "atto ingiustificabile contro la missione pace".
Un atto senza precedenti - Fonti della Difesa hanno fatto notare che, a differenza dei precedenti attacchi subiti dai militari italiani, questa volta la follia omicida ha colpito "indiscriminatamente" durante la cerimonia di inaugurazione di un ponte, dopo che quindi il contingente aveva contribuito alla realizzazione di un'opera per i civili, e non al passaggio di un convoglio militare come avviene di solito.
La rivendicazione dei Talebani - L'attentato suicida è già stato rivendicato dai Talebani. Un portavoce degli studenti coranici, Zabihullah Mujahed, ha affermato tuttavia che i soldati italiani uccisi sarebbero stati quattro. Mujahed, il quale parlava via telefono satellitare da un'ignota località, ha precisato che il kamikaze apparteneva al proprio movimento. I Talebani sono soliti amplificare le proporzioni dei loro attacchi, esagerando in particolare il numero delle perdite da essi provocati alle forze straniere.
fonte tiscali
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