Celentano

[alessandro2804]

Non avrei dubbi sulla scelta: malvolentieri ma paghiamo le tasse. In una famiglia quando si fanno i conti non si compra un'auto nuova se i soldi servono per la salute del figlio. In una società bisognerebbe stabilire delle priorità, e oggi ammetto che le priorità sono al quanto vaghe, ma alla fine é necessario avere un bene pubblico per aiutare i meno fortunati. Quanto detto da Luigi non sono frasi fatte ma interventi concreti. In Svizzera un disoccupato viene mantenuto dallo Stato per un anno e mezzo, sottoposto ad incontri più o meno serrati con le autorità le quali verificano il tuo impegno nel cercare un occupazione. Se questo impegno vien meno ti tagliano i viveri. È evidente che c'é chi ne approfitta, come in tutte le cose, ma ci sono molti che si ricreano nuove opportunità di lavoro, con lo studio, con l'apprendimento di altri lavori, se nella propria professione non ci sono più spazi per nuove occupazioni. Senza la tassa sulla disoccupazione questi sarebbero tutti a culo a terra. Io stesso sono passato per un periodo da li e mi sento molto fortunato perché sono riuscito a riqualificarmi in una professione che non avrei mai creduto di fare. Oggi ho un lavoro e sono tornato, dopo un corto periodo dove ho sfruttato i soldi dei contribuenti, ad essere io stesso un contribuente. Lo Stato aiuta per legge, un privato che lo fa per decisione può anche non farlo, o smettere di farlo sul più bello.

anch'io pago malvolentieri le tasse però se questo stato facesse a meno di spendere a destra e a manca sicuramente il livello di tasse sarebbe più basso rispetto la situazione attuale, tagliare le spese significa togliere risorse reali allo stato cioè a burocrati politici e altri parassiti e darli a chi contribuisce a produrre ricchezza e crescita.
per il fenomeno della disoccupazione non è che la mancanza di lavoro si crea dal nulla ma ci sono una serie di cause e conseguenze provocate dallo stato stesso a detrminare una crisi economica, quindi non facciamo facili altruismi quando in realtà le cause sono altre e sono quelle che non si vedono e che lo stato ha interesse a non far conoscere...se i lavoratori disoccupati sapessero che la colpa della loro situazione ricade negli stessi sindacati e nello stato si dissocierebbero immediatamente ma in realtà per lo stato è più facile mantenere a vita i disoccupati e mantenere protetti le lobby che fanno pressione