
Originariamente Scritto da
natan
Non avrei dubbi sulla scelta: malvolentieri ma paghiamo le tasse. In una famiglia quando si fanno i conti non si compra un'auto nuova se i soldi servono per la salute del figlio. In una società bisognerebbe stabilire delle priorità, e oggi ammetto che le priorità sono al quanto vaghe, ma alla fine é necessario avere un bene pubblico per aiutare i meno fortunati. Quanto detto da Luigi non sono frasi fatte ma interventi concreti. In Svizzera un disoccupato viene mantenuto dallo Stato per un anno e mezzo, sottoposto ad incontri più o meno serrati con le autorità le quali verificano il tuo impegno nel cercare un occupazione. Se questo impegno vien meno ti tagliano i viveri. È evidente che c'é chi ne approfitta, come in tutte le cose, ma ci sono molti che si ricreano nuove opportunità di lavoro, con lo studio, con l'apprendimento di altri lavori, se nella propria professione non ci sono più spazi per nuove occupazioni. Senza la tassa sulla disoccupazione questi sarebbero tutti a culo a terra. Io stesso sono passato per un periodo da li e mi sento molto fortunato perché sono riuscito a riqualificarmi in una professione che non avrei mai creduto di fare. Oggi ho un lavoro e sono tornato, dopo un corto periodo dove ho sfruttato i soldi dei contribuenti, ad essere io stesso un contribuente. Lo Stato aiuta per legge, un privato che lo fa per decisione può anche non farlo, o smettere di farlo sul più bello.