Alla 40esima edizione del Motor Show di Tokio, Honda ha presentato questa interessante concept su due ruote, una sorta di supernaked dalle linee decisamente originali. La EVO6 si inserisce in un filone decisamente produttivo, quello delle “scarenate”, portando con sé un'aria più raffinata e ricercata rispetto ai modelli attuali: non sappiamo se avrà un seguito ufficiale, ma ce la sentiamo di augurarle un futuro radioso...
Prestito importante
A definire lo stile della Honda EVO6 è l'importante motore a sei cilindri “a sogliola” mutuato dalla tourer Gold Wing. Un propulsore di oltre 1.800 cc, che sulla turistica eroga 118 cavalli, mentre nel caso del prototipo EVO6 potrebbe essere stata aggiunta una manciata di cavalli. Impressionante anche la coppia motrice, ben 167 Nm a 4.000 giri, che potrebbe rendere quasi inutile il preciso cambio a sei rapporti.
Bella, bravi, bis!
Le forme, come dicevamo, sono piuttosto originali. Il motore funge da elemento estetico, viste le dimensioni. Ne vengono esaltate le testate, color alluminio, ed i collettori lucidi, mentre lo scarico (piuttosto piccolo, in relazione alla cubatura) sbuca in posizione ribassata. La sospensione posteriore è monobraccio, gestita da un monoammortizzatore che a prima vista sembra di tipo pneumatico.
Molto belli anche i cerchi in lega, dal look sofisticato con finitura lucida, ed il codino affilato “RC212 style”.
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Originariamente Scritto da Saraceno
