Ratzinger
Perché il papa non ama Roma
Luigi Nieri*

Ratzinger si è comportato un po' da segretario di partito un po' da leader di azienda. Non ha parlato da guida spirituale alle nostre anime ma da capo politico. Così ci ha chiesto di dare più soldi alla sanità cattolica.
Il messaggio di Benedetto XVI ha assunto il tenore di un monito alle amministrazioni locali, ossia non toccate i nostri affari. Noi invece vogliamo una sanità pubblica, efficiente, universale. Dal Papa mi sarei aspettato parole sulla salute delle persone e non sulla salute delle cliniche di sua proprietà.
* Assessore al bilancio, programmazione economico-finanziaria partecipazione della regione Lazio


il papa fa il sindaco di Roma
Benedetto XVI incontra Veltroni e lo bastona: città povera e insicura. Poi chiede soldi per gli ospedali cattolici
Mimmo de Cillis




Un asino bastonato. Walter Veltroni è uscito con le ossa rotte dal colloquio con Benedetto XVI. E' davvero raro ascoltare da un papa un linguaggio così diretto e perfino poco diplomatico. Ma questa volta Ratzinger non ha fatto sconti, anzi: l'occasione era fin troppo ghiotta. Avere contestualmente fra le mura amiche tre amministratori locali di comune, provincia e regione, genuflessi in ricerca di consenso e simpatie, pronti a incassare con il sorriso, tutti e tre di centrosinistra. E così il papa ha bacchettato duramente il sindaco, sospeso fra i problemi dei delicati rapporti fra laici e cattolici all'interno del Pd, nuovamente esplosi in occasione della proposta di moratoria sull'aborto.