Aldo testimonia col suo intervento che questo forum è un bell'ambiente.
Ciò premesso allargo la discussione.
Certo ci può indignare che ci siano in giro imbecilli che compilano liste contro la "lobby dei professori ebraici". Ci dobbiamo anche preoccupare perchè si tratta di individui le cui gravi turbe mentali sono rivestite da ben identificate, per quanto grottesche, legittimazioni ideologiche. Si tratta infatti di nazisti (non dell'Illinois come quelli di blues brother ma di Varese piuttosto che non di Viterbo) oppure di integralisti cattolici, in parte riesumati da Ratzinger, per i quali gli ebrei se lo meritavano e se lo meriterebbero ancor oggi il rogo (insieme agli eretici).
L'occasione fornitaci da quegli imbecilli deve invece farci riflettere sull'effetto anestetico della "normalità". Oggi ci scandalizziamo ma nel 1938 professori universitari scrivevano saggi "scientifici" sulla questione ebraica e tutto questo era normale, normalmente accettato così come per la maggior parte degli Italiani fu conseguentemente "normale" veder sparire i professori di "razza" ebraica dalle scuole e gli studenti e gli imprenditori e i dirigenti e funzionari pubblici.
Fu una tragedia grande che per fortuna non può certo essere riprodotta dagli idioti della lista di cui sopra.
Però ci sono altre cose che sono vissute come "normali" anche se meno tragiche. Ad esempio Mastella applaudito da tutti gli schieramenti in parlamento per aver rivendicato il suo modo di intendere la politica che gli ha fatto finire in galera mezza famiglia, o Cuffaro che ha festeggiato la condanna per le amicizie mafiose. O infine quello che è accaduto a Napoli che ci ha fatto condannare dalla UE e deridere dal mondo e non un politico, da Bassolino in giù che si sia vergognato e dimesso.
Ma è normale così e ...." l'Italia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar" come cantava Giorgio Gaber in una canzone oggi un po' datata infatti l'Italia continua a parlare di calcio nei bar ma non gioca più alle carte, gioca ai videopoker e si svaga al centro commerciale.
Edo
aldo ti rispondo con quest'articolo
comeDonChisciotte - Politica e Informazione - CHI E' IL VERO RAZZISTA?
Prima di tutto scusate per il ritardo nella risposta.
Il mio era un invito alla calma e alla riflessione prima di iniziare la caccia alle stregha perchè spesso i potenti si servono dei media per creare allarmismi e farci accettare provvedimenti impopolari e spesso ingiusti come spiarci il computer(pedofilia) i conti bancari(terrorismo) e ora magari vogliono proporre qualche legge per oscurare qualche sito ritenuto scomodo e usano la leva del razzismo. Quindi secondo me bisogna garantire la liberta di espressione anche a chi dice cavolate perche sta a chi legge informarsi sull'attendibilita delle fonti e non dare tutto per scontato.
Esempio se un utente di questo forum con un messaggio all'attivo, aprisse un post con scritto "Carletto sei un ladro" lascierebbe un po il tempo che trova, mentre se oltre a scrivere "Carletto sei um ladro" aggiunge anche il perche allora qualcuno potrebbe avere qualche sospetto, infine se l'utente in questione ha 10000 messaggi ed è anche conosciuto nel forum la stragrande maggioranza di chi legge penserebbe che Carletto è un ladro.
Usando sempre l'esempio di prima se uno mi offende sta a me valutare se è il caso di ignorarlo o difendermi screditando le sue accuse se sono false e comunque non sarebbe giusto che un moderatore chiudesse il post di autorita.aldo1970
quindi secondo te se qualcuno dicesse che io sono un criminale sarei io a dovere dimostrare il contrario...mah!!
Non so se mi sono riuscito a spiegare perche sono argomenti un po complicati ed è difficile(almeno per me) spiegarli in 4 righe
Ps Mi ripeto non voglio entrare nel merito del razzismo e visto che gli ho citati della pedofilia e del terrorismo perche so bene che son problemi reali e che in qualche modo vanno affrontati
Giusto difendere la libertà di pensiero e di parola. Ancora più giusto rifletterci sopra. Nel nostro paese, meno che in altri (e questa è colpa prima di tutto dei media che non svolgono più una missione informativa, ma che monitora e monta l'informazione per scopi tutt'altro che nobili) la libertà di espressione non è garantita. Lo è solo superficialmente, ad una lettura più profonda ci si renderebbe conto immediatamente delle mille ritorsioni e difficoltà che si è costretti a subire quando si esprime un'opinione anche solo appena distante dal sentire comune. C'è un momento però in cui la libertà di parola non può essere assunta come scusa per rileggere e riscrivere qualcosa di oggettivo come la storia, perchè entreremmo nella manipolazione, pratica oggi di cui tutti, coscienti o meno, siamo succubi.