ho recuperato questo documento
Il 3 aprile 1978, nel corso di una seduta spiritica a cui partecipa il futuro presidente dell’Iri, Romano Prodi, una “entità” [nella fattispecie, e come risulterà dal verbale, gli spiriti di Don Sturzo e La Pira, n.d.r] avrebbe indicato “Gradoli” come luogo in cui era tenuto prigioniero Aldo Moro.
Sulla base della segnalazione dall’aldilà, il 6 aprile viene organizzata una perlustrazione a Gradoli, un paesino in provincia di Viterbo. Al ministero dell’Interno, che aveva in precedenza ricevuto la segnalazione su via Gradoli, nessuno mette in collegamento le due cose. E’ la moglie di Moro, Eleonora, a chiedere se non potrebbe trattarsi di una via di Roma. Cossiga in persona, secondo la testimonianza resa in commissione da Agnese Moro, risponde di no. In realtà via Gradoli esiste, e sta sulle pagine gialle.
In seguito alla seduta il professor Prodi si reca a Roma - solo due giorni dopo, il 4 aprile -, per trasmettere l'indicazione ad Umberto Cavina, capo ufficio stampa dell'on. Benigno Zaccagnini.
E' la seconda volta che viene fuori il nome "Gradoli". La prima fu una manciata di giorni prima. Il 18 marzo, alle 9 e 30 del mattino, gli agenti del commissariato Flaminio Nuovo si presentano al terzo piano della palazzina al numero 96 di via Gradoli, una stradina residenziale sulla via Cassia. Una “soffiata” molto precisa, forse proveniente da ambienti vicini ai servizi segreti, ha segnalato che lì, all’interno 11, c’è un covo delle Br. Gli agenti bussano alla fragile porta di legno, ma nessuna risponde. Apre invece l’inquilina dell’interno 9, Lucia Mokbel, e racconta di aver sentito provenire dall’appartamento sospetto dei ticchettii simili a segnali Morse. Secondo le disposizioni vigenti i poliziotti dovrebbero a quel punto sfondare la porta, o quantomeno piantonare il palazzo. Invece vanno via. Al processo Moro presenteranno un rapporto di servizio grossolanamente falso, costruito a posteriori, stando al quale i vicini avrebbero fornito “rassicurazioni” sull’onestà dell’inquilino dell’interno 11, il ragionier Borghi, alias Mario Moretti. Saranno sbugiardati pubblicamente, ma mai puniti.
Il 18 aprile la porta dietro cui forse era stato nascosto, fino a qualche giorno prima, lo stesso Aldo Moro, viene finalmente sfondata. Non da polizia e carabinieri però, ma da pompieri; che ci arrivano a causa di un allagamento. Anche se i brigatisti lo hanno sempre negato, si tratta di una messinscena organizzata perché il covo venga scoperto: il telefono della doccia è sorretto da una scopa e puntato contro una fessura nel muro aperta con uno scalpello in modo da far filtrare meglio l’acqua lungo i muri fino all’appartamento dei vicini, che infatti daranno l’allarme.
L’allagamento si verifica lo stesso giorno in cui un falso comunicato delle Br spedisce migliaia di carabinieri e poliziotti a cercare il cadavere di Moro nel lago gelato della Duchessa. Si tratta di due episodi di difficile lettura. Alcuni brigatisti del gruppo dirigente dichiareranno, molti anni dopo, che la scoperta del covo e il falso comunicato li spinsero ad affrettare i tempi dell’operazione Moro verso la decisione di sopprimere l’ostaggio; proprio come voleva Moretti, rappresentato della cosiddetta “ala dura” delle Br.
Al tempo come oggi tutto era in vendita compreso gli ideali a dimostrazione che la nostra classe politica non è cambiata piu' di tanto nei comportamenti e a dirla tutta neanche nelle persone ..........che tristezza
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Il saluto del motociclista
Pasen la vita a pisàa cuntra'l veent perché l'impurtant l'è mai vèss cuntent.........
in un mondo che cambia troppo velocemente il PettiRat e' il nostro rifugio sicuro. (Tonidaytona)
Dammilamanina.it
TWEEKEND - Il raduno Triumph by TCP - 5/6/7 settembre 2014-San piero a Sieve>>>
Triumphista Moderatore (Enzo)
era tutto gia deciso, almeno questo lo penso io, forse tra 200/300 anni si saprà la verità su tanti fatterelli italiani e non del periodo...anni di piombo...stragi...moro...ustica...crac dell'ambrosiano...suiciomiicidio di calvi...il gobbo Cuccia...l'altro Gobbo...rapporto mafie/politica/economia... piazza fontana...treno Italicus...e via discorrendo ci si potrebbe riempire un hard disc de ste cose...
Si vive una volta sola. Ma se lo fai bene una volta è abbastanza...
ragazzi...son preoccupato...ho letto ma non c'ho capito proprio una mazza!!!
un po' perchè non ho mai vissuto ste cose,un po' perchè a me della politica non me ne frega proprio un cazzo.
ma non so perchè,so che questa mia ignoranza in materia,non è una bella cosa...
è solo che appena si parla di politica,il mio cervello va in pappa e penso ad altre cose piuttosto che a quello che leggo..superficialmente...boh!!!
per lo meno,non mi lascio condizionare da nessuno in questo modo...quando avrò un'idea,sarà la mia,e non mi sarà stata "spiegata" da nessuno.
perchè l'imparzialità in politica,ovvero di quelli che ne parlano,non esiste.
HOT WHEELS RUN FOREVER
---Without ruleZ-Without feaR---
Anche se il tempo passa e ci allontana sempre più da quei tremendi 55 giorni, il caso Moro continua a rappresentare il nodo dei nodi dei misteri d’Italia. Sommersi dallo stillicidio di notizie – spesso contraddittorie – che da quasi un quarto di secolo ci vengono propinate con ossessiva regolarità, è sempre più facile giungere ad una conclusione: nell’affaire Moro la volontà di attacco allo Stato di un manipolo di terroristi si è perfettamente intrecciata con la capacità di quello stesso Stato di gestire l’intera, tragica vicenda a proprio vantaggio. A distanza di tanti anni ancora non sappiamo: quanti brigatisti parteciparono all’assalto di via Fani; se tra loro ci fossero elementi esterni; se quell’attacco fu, in qualche modo, teleguidato; dove Moro fu custodito; cosa effettivamente il prigioniero raccontò ai suoi secondini; chi decise effettivamente di ucciderlo e, soprattutto, perché; che fine hanno fatto "le rivelazioni integrali" (il famoso memoriale Moro).
Non sappiamo neppure se quella delle forze dell’ordine chiamate a liberare il prigioniero fu solo clamorosa inefficienza oppure occulta connivenza con i sequestratori. Sappiamo però che sia gli uomini dei servizi segreti, sia quelli della P2 nel caso Moro ebbero un ruolo per certi versi determinante.
Thunderbird.... per molti e non per tutti
anche a me della politica non fregava un'H ma poi ti guardi attorno, t'incaxxi e cominci a sentire, leggere...con le molle di sicuro...poi leggi un pò di storia contemporanea...qualche libro ed alla fine ....stai più incaxxato di prima.
non è che sia un esperto di politica, assolutamente, l'omicidio di Moro...io dico volontario da parte di una gruppo di uomini che ci ha governato, italiani e stranieri, e che, in parte, ci governa ancora oggi...sti schifosi...dicevo il caso Moro è uno dei "misteri" italiani...per me misteri di pulcinella...perché in fin dei conti quanto detto da marco61 per aprire il post, per me, considetato il periodo storico molto caldo, è più che verosimile.
Si vive una volta sola. Ma se lo fai bene una volta è abbastanza...
scusate...allora faccio delle domande...almeno ci provo a capire qualcosa!!!
ma se moro era di sinistra (giusto??) perchè le BR l'hanno rapito ed ucciso??
e perchè mai allo stato italiano,andava bene che moro morisse??
e che centrano gli stati uniti???
non c'ho capito un cazzo![]()
HOT WHEELS RUN FOREVER
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qua sta scritto tutto quello che serve:
TITUSMAX: Il 16 marzo 1978, il presidente dell'allora Democrazia Cristiana italiana, On. Aldo Moro, venne sequestrato a Roma a Monte Mario in via Fani dalle Brigate Rosse e gli uomini della sua scorta vennero assassinati. Viene rapito mentre si stava recando in Parlamento per partecipare al dibattito sulla fiducia del nuovo governo Andreotti costituito con l'appoggio e l'ingresso del PCI nella maggioranza programmatica e parlamentare, da Moro ampiamente favorito. Per tutta la durata di quel sequestro (55 giorni) i media e l'opinione pubblica italiana, europea e mondiale seguirono col fiato sospeso quel tragico fatto. Con vari ultimatum, pena la vita dello statista, le BR chiedono un riconoscimento politico del loro movimento e la liberazione dei brigatisti sotto processo a Torino. PCI-DC sono per la "fermezza", "rifiutare ogni compromesso
un plauso a Titus ed al solito Marco61grandi !!!
Si vive una volta sola. Ma se lo fai bene una volta è abbastanza...
...te lo racconto al compleanno,,,
Moro non era di sinistra..... e' stato ucciso dalle BR...ma queste...non erano sole...............................................
gli Stati Uniti...c'entrano sempre...in tutte le vicende politiche di questo mondo ...e soprattutto nel nostro paese.....................liberato dal
nazismo..grazie al sacrificio dei ragazzi americani.....al servizio dell'imperialismo USA...che non disdegno' l'utilizzo dei mafiosi siciliani e marsigliesi al
fine di occupare posizioni strtegiche nel....NODALE bacino mediterraneo...
OT....BOND:...vieni al compleanno del TCP?:...
Coj fieuj gajard pien ëd vita guidà da Valentin
a l’ero nòsta vita a l’ero nòst Turin.