Una distinta signora si reca dal ginecologo per conoscere il sesso del proprio bambino: "Dottore, ho saputo delle nuove tecnologie e vorrei conoscere il sesso del mio bambino". Il ginecologo la fa distendere sul lettino, le allarga le gambe e comincia ad ispezionare all'interno con una specie di lente.
Dopo qualche tempo il dottore fa rivestire la signora, si lava le mani e con voce soddisfatta e sicura dice: "Signora il suo bambino e' una femmina!!".
Al che la signora, stupita, chiede: "Ma come fa ad esserne cosi' certo?".
"Ma signora, non si vede un cazzo!!"
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Due scoregge si incontrano al bar, una delle due e' molto triste e sta piangendo: "Perche' stai piangendo?" chiede la scoreggia tranquilla.
"Perche' mi hanno appena mollata!!"
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Non vengo da Piacenza per piacerle, non vengo da Lodi per lodarla, ma vengo da Chiavari........
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Moglie e marito sono a teatro, seduti in sala, in attesa dell'inizio dello spettacolo. Ad un certo punto l'uomo e' colto da forti dolori di pancia, sempre piu' insistenti e dice alla moglie (sottovoce): "Cara, non resisto, devo andare subito al gabinetto".
La moglie (sottovoce): "Ma proprio adesso! Lo commedia sta per iniziare".
Ma l'uomo insiste (sottovoce): "Non resisto proprio. Torno subito".
Detto questo l'uomo si alza e piegato in due si avvia verso il fondo della sala con tremendi spasmi addominali e gorgoglii sinistri. Individuata la maschera si avvicina e chiede di un gabinetto. "Il gabinetto, certo. Dunque, faccia attenzione. Esca dalla sala e giri nel corridoio a destra; lo percorra fino in fondo e prenda la porta a sinistra, salga i quattro scalini che ci sono e poi entri nella prima porta a sinistra, faccia il corridoio a destra e quindi prenda la terza porta a sinistra. Li' c'e' il gabinetto".
L'uomo, oramai sull'orlo di un plateale cedimento intestinale, ringrazia frettolosamente, si precipita fuori dalla sala e comincia a percorrere la strada indicatagli dalla maschera. Tuttavia dopo due o tre porte e qualche corridoio l'uomo si rende conto di essersi perso nei meandri del teatro. Nessuno in vista, autonomia di circa un minuto. L'uomo, disperato, oramai piegato in due, gorgogliando in maniera pietosa, cerca un angolino appartato dove espletare i suoi bisogni, quando vede di fronte a se' una porta. Si avvicina e la apre. Entra in una stanza quasi completamente buia. L'ideale per dare sfogo al proprio intestino. Si guarda attorno in cerca di un contenitore dove depositare il tutto ed ecco che vede un vaso di fiori. Lo prende con movimenti concitati, sfila i fiori, si tira giu' i calzoni, ci si siede sopra e con immenso sollievo, fra rumori roboanti da' pieno sfogo ai propri bisogni, riempiendo quasi completamente il vaso. Con evidente sollievo, sfregandosi le mani per la soddisfazione di essersi cavato d'impaccio cosi' brillantemente da una situazione imbarazzante, l'uomo si riallaccia i calzoni, infila i fiori nel vaso e rimette tutto a posto. Quindi esce dalla stanza e rifatta la strada al contrario ritorna in sala. Lo spettacolo nel frattempo e' iniziato. L'uomo riguadagna il posto accanto alla moglie e le chiede (sottovoce): "E' molto che e' iniziato?".
La donna (sottovoce): "Cinque minuti".
L'uomo: (sottovoce): "Di che parla?".
La donna (sottovoce): "Mah ... per la verita' non ho capito bene. E' arrivata uno, ha cacato in un vaso di fiori e poi e' andato via..."
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