parlare di politica dovrebbe essere un modo per parlare di noi come esseri sociali. Si parla di moto e di piaceri culinari come individui, poi ci si pone, sempre come individui, all'interno di una società, e qui si diventa "politici". Non si parla di politica per tifare questo o quello, al limite si parla di scelte, ma ora la campagna elettorale é finita e anche noi dovremmo ritornare sui sentimenti, sui sogni, sulle aspettative che abbiamo per il nostro futuro, uscendo così dal tema in cui si vuole convincere per vincere. Te ne puoi andare, se vuoi, ma cambiare é meglio che andarsene. Il momento del confronto lontano dallo scontro dovrebbe essere arrivato, tanto per crescere assieme, tanto per capirsi di piÙ.