Tutta la settimana che ha preceduto il 1° RAT 2008 di DUE RUOTE avrebbe potuto tranquillamente essere ambientata nelle campagne a nord di Hinckley, o meglio ancora più su, nel Galles forse o in Scozia magari: acqua a catinelle, cielo bigio, l’umidità che ti inzuppa le ossa pure se giri in macchina, freddo e colline avvolte da brume e nebbie…come di solito in novembre appunto nella terra di Albione….
Ma noi simme italiani, paisà, mica inglesi, chè loro ci sono abituati, noi siamo capaci di tutto, di vincere i mondiali di calcio e anche di cavare il coniglio dal cappello, e infatti la mattina del 20 aprile, MIRACOLO!, un cielo blu terso come ormai si vede solo nei televisori LCD da 42 esposti nei mercatoni, o in qualche puntata di Lost, il sole caldo e le colline scintillanti di verde smeraldo, ci hanno regalato uno splendida partenza per le “stradine da fare con il sorriso sulle labbra” ossia il RAT 2008 DI DUE RUOTE “small valleys, smile riding”
Ben 30 e più ardimentosi avevano preparato per tempo tute da acqua e stivali, giacconi e guanti felpati, sottocasco e maglioni, pronti a tutto, ma non ne hanno proprio avuto bisogno!
Si è viaggiato tutti insieme, percorrendo con calma un reticolo di strade secondarie che sale e scende per le colline in un paesaggio minore, totalmente sconosciuto ai forestieri, ma molto spesso anche ai piacentini.
Con un colpo d’occhio impressionante, la lunga fila di Bonnie, Tiger, Speed, Rocket e anche qualche Jap, dalla pianura risale al primo balcone sulla Valtrebbia, per entrare nella zona di Monticello, Monteventano per poi passare a fianco della Pietra del Diavolo.
Il Passo della Caldarola ci ha portato in Val Luretta percorrendo una decina di km di cresta incredibilmente quasi tutti a vista.
Le nostre moto sanno fare tutto o quasi, ma qui ci siamo goduti stradelle tortuose, strette, sinuose, nascoste e pressoché deserte. Occorre mettere in conto asfalto talvolta non buono, andature moderate e occhio attento a paesaggi meravigliosi e illuminati dalla luce della natura che rinasce in una mattina di primavera da cartolina.
La Val Staffora ci ha accolto per l’ora di pranzo all’ Osteria di Cà del Jac a Cegni, un piccolo borgo invaso da 32 biker 32, le cui case in sasso a vista non hanno però minimamente tremato al rombo dei nostri tre cilindri….
Qualche tremarella l’avrà certamente avuta invece il buon Carlo, patron dell’osteria che ha davvero temuto che il quasi mezzo quintale di cinghiale messo in pentola con la gialla polenta, e il salamino caldo e la tortina di verdure e gli affettati di Varzi, e la torta della nonna e i bis e i tris etc etc etc, non bastassero ai “giovanotti” e alle “signore” cui la gitarella aveva messo un “certo” appetito…..
E infatti sarà stato il cinghiale, sarà stato il rosso ruvido dell’Oltrepò, sarà stato l’abbiocco colossale, saranno stati i nuvoloni cupi che ci aspettavano ai 1500 mt del Passo del Giovà, ma il ritorno si è svolto all’insegna del “volemose bbene, è stato bello, alla prossima, etc: due di quà, sei o sette di là, un paio che “digerivano” sul prato, il resto che imboccava la rotta più breve e possibilmente rettilinea verso casina e branda!
E infatti a pomeriggio avanzato, la ben pasciuta truppa è, bene o male, tutta rientrata all’ovile, tutti sani, salvi, asciutti e pure senza incocciare in agguati di autovelox, che di questi tempi non è affatto poco, né scontato!
Secondo e prossimo appuntamento il 18 maggio: “dalla torta fritta al fritto misto”….ne vedremo delle belle! Ah...dimenticavo, il kit di digestivi, dall'amaro Averna, al Fernet, alla grappa dell'Alpino e a quella del rider, per finire all'idraulico liquido, obbligatorio dati i precedenti, sarà offerto da DUE RUOTE!





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