
Originariamente Scritto da
Loooop
Magari! Non solo stanno quelli che vogliono l'italia agli italiani e chi se ne frega del resto del mondo, poi ci sono quelli che vogliono il settentrione ai settentrionali e chi se ne frega del resto del mondo, poi ci stanno quelli che vogliono la val d'aosta ai valdostani e chi se ne frega del resto del mondo, poi ci stanno quelli che vogliono busto arsizio ai bustarsiziesi (si dice così??) e chi se ne frega del resto del mondo…
Non so se hai capito dove vuole andare a parare il discorso delle "regioni naturali"…: adesso magari salta fuori pure qualcuno che dice che i bustarsiziesi sono autoctoni di busto arsizio.
Quello che sta dietro a tutte ste chiacchiere è molto semplice, ma nessuno ha le palle di dirlo apertamente. E' solo, semplicemente ed unicamente un problema di moneta.
Siccome nel settentrione i redditi sono mediamente più alti, è evidente che lì si raccolgono più tasse di quante se ne spendono e la situazione è simmetricamente rovesciata al meridione.
E dunque, si fa passare il principio che le tasse, invece di essere solo funzione del reddito di ognuno, come dovrebbe esser eticamente sacrosanto, debbano
anche essere funzione della regione in cui si vive, con risultato netto, ovvio, scontato, lapalissiano, che i settentrionali vedranno ridotta la loro tassazione o migliorati i loro già buoni servizi pubblici, ed i meridionali aumentata a loro tassazione o ridotti i già loro scadenti servizi pubblici. Questo è il federalismo fiscale. Punto.
Berlusconi, che ha avuto la maggioranza anche al sud, è riuscito in un'impresa equivalente a quella di un datore di lavoro che convince un proprio dipendente che vivrà meglio con metà dello stipendio piuttosto che con lo stipendio intero. La cosa ha del miracoloso, o forse, la maggioranza dei meridionali, semplicemente questa scontata implicazione del federalismo fiscale non l'ha colta…
Non bisogna essere geni per capire che le conseguenze a lungo termine di questa politica faranno sì che le due velocità alle quali marcia questo paese saranno ancor più diverse, e che riprenderà in modo sostenuto l'emigrazione da sud verso nord, la qualcosa finirà per sfavorire anche per il settentrione stesso, sempre che nel frattempo, non abbiano messo il filo spinato e le guardia armate lungo i confini di questa immaginaria "padania"… Ma queste conseguenze richiedono tempi più lunghi di una legislatura, ed ogni governo potrà continuare a praticare il suo sport preferito, cioè quello di scaricare sul precedente le colpe di ciò che non va…
Ma, tornando al discorso sull'eticità della tassazione, mi domando, perchè fermarsi alle regioni, nell'effettuare il computo? Perchè non alle provincie? Perchè non ai comuni? In definitiva, perchè non all'individuo? Dopo tutto, se io ricevo lo stesso servizio pubblico dallo stato che ricevi tu, io e te dobbiamo pagare le stesse tasse, indipendentemente dal fatto che io guadagno un milione di euro all'anno, e tu solo ventimila… dunque io pago 40000 e manco me ne accorgo, e tu pure, e so ca@@i tuoi…

