forse intende una aggregazione etnica naturale, che giustifichi la definizione di ceppo autoctono
forse intende una aggregazione etnica naturale, che giustifichi la definizione di ceppo autoctono
spesso un rutto vale più di mille parole
...il problema è sorto quando ho chiuso con quel ragazzo, la mia v....a si era abituata ad una dimensione ed il ragazzo che mi è capitato dopo non ha fatto una bella figura (GS)
Non è possibile essere Nemo 365 giorni l'anno (Ingrid)
individui con origini comuni e stessa lingua che si estende su di un territorio
precipuo,quindi, 1- popolazione; 2- territorio ; 3- origini comuni; 4-
lingua ; 5-senso di appartenenza, quindi, elemento volontaristico
(senza il quale vengono logicamente meno i primi 4 punti).
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...
1-popolazione: che vuol dire?
2-territorio: nel caso dell'italia cosa non va nel territorio per essere considerato "unico"?
3-origini comuni: che significa? fino a quando tempo fa risalire? l'altro ieri, un secolo, un millenio, un milione d'anni? E poi, origini comuni di cosa?
4-lingua: mi pare che in italia per lo più si parli italiano…
5-senso di appartenenza: cioè volontà di far parte di un paese. E' l'unico che ha senso, ma vatti a mettere d'accordo: ognuno ha la sua idea…
Per come la giri e la volti, i confini sono solo linee artificiali. Per quanto mi riguarda non dovrebbero esistere affatto… ma chissà se l'umanità ci arriverà mai…
agli autoctoni si sovrapposero popoli
dell'europa centrale:
- protolatini: siculi, itali, entri, latini etc..
- italici: oschi e umbri
- paleoveneti
- celti
- etruschi
- greci
cinque regioni naturali erano:
- Padania
- Appenninia
- Sicilia
- Sardegna
- Corsica
Il termine "Italia" è stato coniato dai greci che si stabilirono
nella penisola a partire dall'VIII sec a.C. Inizialmente stava ad
indicare soltanto l'odierna Calabria meridionale e successivamente
tale termine inglobò territori sempre più verso nord.
III sec. a.C.: i romani dopo essersi impossessati del
termine in questione, fanno giungere il limite settentrionale fino a
metà dell'attuale Toscana.
- I sec. a.C.: la pianura padana viene inserita
nell'"italia" romana (Alpi, Sicilia, Sardegna e Corsica non sono
incluse)
NB: L'Italia è per i romani soltanto un concetto geografico e non
etnico (non a caso è divisa in 11 regioni a denominazione di origine
etnica: Liguria, Etruria, Umbria, Lucania etc. Questo a dimostrazione
delle diversità di base di quest'entità).
- V-X sec.: crolla l'Impero romano d'Occidente e si
susseguono barbari, bizantini, longobardi e gli arabi in Sicilia. Il
termine "italia" si smarrisce anche quale connotazione meramente
geografica.
- XII-XIII sec.: nasce il Regno di Sicilia (così si
consolidano le già grandi diversità economiche, culturali e sociali
tra il sud e il resto), lo Stato della Chiesa e quella miriade di
formazioni politiche quali i comuni, le signorie etc.
- XIV-XVIII sec.: arrivano i francesi, gli spagnoli e gli
austriaci.
- XIX-XX sec.: Con il Congresso di Vienna i vincitori
ripristinarono in parte la situazione pre-napoleonica dividendo
l'Italia in 11 stati (gran parte dei quali sotto "tutela" straniera).
Successivamente si avrà la nascita del Regno d'Italia.
come può risorgere ciò che non è mai esistito?
per la lingua , secondo Tullio De Mauro, nel 1861, su una popolazione di circa
22.000.000 di abitanti, la lingua italiana era conosciuta soltanto da
circa 600.000 persone, di cui 400.000 erano toscani e l'analfabetismo
non giustificava certo tutto ciò, poiché l'italiano era abitualmente
utilizzato da meno del 10% dei non analfabeti.
Ultima modifica di alessandro2804; 08/05/2008 alle 16:30
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...
Bene…
Ma che sciocchezza… che cavolo vuol dire regioni "naturali"? In che termini la padania è geograficamente distinta dall'appenninia (mi viene da ridere ad usare queste denominazioni). Tranne forse che per la Sardegna e Corsica, le tue regioni "naturali" sono letteratura fantasy…
E perchè no la ponentinia divisa "naturalmente" tramite la linea verticale dell'appennino dalla levantinia?
Tant'è che, geograficamente, se una divisione esiste, è proprio quella creata dall'appennino, visto che questa catena montuosa separa la zolla continentale europea (comprendente ciò che sta a sinistra dell'appennino, la sardegna ed il nord della sicilia) dalla zolla continentale africana (comprendente ciò che sta a destra dell'appennino, pianura padana fino alle alpi e sicilia meridionale).
La pianura padana fa geograficamente parte della zolla africana, mentre tutta la costa tirrenica, compresa Roma, Napoli, Palermo, (e persino il nord dell'Algeria) di quella europea. La qual cosa, chissà perchè, mi rende allegro… Sei africano come me… i nobili europei si bagnano sul tirreno!
Ma ovviamente, la tettonica a zolle è un'opinione per i sopraffini geografi "padani"…
Non ho nessuna difficoltà a concederti che, allora, non c'era nulla da far risorgere. E non solo questo: l'idea dell'Italia unita è nata storicamente nel nord e di sicuro, nei primi decenni di storia, il sud, a differenza del nord, ha avuto poco da guadagnarci e molto da rimetterci da questa unità…
Ma, in realtà, il punto è un altro: l'italia in quanto tale ha 150 di storia. Tutti i popoli che citi (ed anche quelli che non citi), con le relative regioni in cui hanno vissuto, e che non hai problemi a indicare come "univoci", hanno la stessa precisa "univocità" dell'Italia di oggi. Perchè quelli sono un popolo e gli italiani no? In che termini il regno delle Due Sicilie comprendeva un popolo e l'Italia più d'uno? Boh…
E questo, fra l'altro, vale più o meno per tutti i confini politici che trovi sulle carte geografiche del mappamondo… il che rende, oggi, tutta la questione, per usare un eufemismo, sciocca.
Parlavo della lingua oggi.
Ultima modifica di Loooop; 08/05/2008 alle 18:11
il Va' Pensiero e' troppo palloso... Ci vuole qualcosa di VIVO.
E secondo me L'inno di Mameli va bene.
Giorgio ti amo
l'unica cosa sulla quale non sono d'accordo con te è che ormai non si puo' cambiare. Te l'immagini i litigi, i refendum, le commissioni parlamentari, i concorsi (magari in TV gestiti dalla De Filippi), le accuse di brogli etc. etc.etc.
tre passi avanti uno indietro per umiltà
...forse non tutti sanno che....
la partitura musicale dell "inno di mameli" è stata composta da Michele Novaro... solo le parole sono di Goffredo Mameli ...insomma chi ha fatto fortuna con l'inno è stato il buon Goffredo..... il povero Novaro, musicista e patriota l'è morto povero in canna....
comunque è più forte di me quando sento l'inno un certo groppo in gola mi viene sempre.....![]()
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