
Originariamente Scritto da
Segy
Medoro, è un pò più complicato di quanto sembra. Se non ricordo male, si può rifiutare di essere mantenuti in vita dalle macchine, ma questo è sempre esistito, diversamente da quanto prima era previsto, il malato attaccato alle macchine non riusciva ad esprimere le proprie volontà, pertanto i medici continuavano a mantenerlo in vita, in questo caso specifico, attraverso il testamento biologico precedentemente rilasciato dalla donna al marito, la stessa sembra aver espresso la volontà di evitare qualsiasi accanimento terapeutico.
Inoltre aggiungo che, i medici sono tenuti alle prime cure atte ad evitare la morte dell'individuo e questo nessun testamento biologico può impedirlo. Pertanto è una questione delicata e non così semplice.