non ho questa pretesa di illuminare nessuno , magari quando il buon rubbia che dice le stesse cose di rifkin decide di andare da santoro e fare una puntata dedicata sulll'argomento , saremmo tutti più illuminATI, ma la vedo dura che voglia presentarsi a fare un dibattito pubblico con contraddittorio neanche con il buon santoro che li fa da scudo!
Ultima modifica di alessandro2804; 08/06/2008 alle 08:29
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...
Le verre est un liquide lent
Natan nessuna polemica ..devi sapere che rubbia è stato invitato spesso da santoro per un dibattito pubblico ovviamente per avere dibattito occorre chi la pensa diversamente da rubbia, lui però ha smpre declinato questi inviti ..spero che le cose cambino , vorrei che la rai servisse a fare informazione soprattutto di come vengono spesi i nostri soldi!!
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...
È così che parli di nucleare si o di nucleare no .... o di nucleare mah! ........... tu fai polemica .... prendi un pretesto per metterla in politica .... per parlare di Santoro o di chi meglio credi .... dell'incoerenza .... dell'incongruenza altrui ....ma ci vuoi dire quali sono i dati reali che non si può far finta di non notare ... in merito alle centrali nucleari, ben inteso?
Le verre est un liquide lent
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...
...estratto dallo stesso portale:......cosi' giusto per compensare
Giovani della pace:
I problemi irrisolti del nucleare
Legambiente pubblica il dossier sul nucleare in occasione del 20° anniversario dal voto del referendum popolare che ha bandito la produzione di energia nucleare in Italia. Scorie radioattive, sicurezza degli impianti e costi altissimi: ecco perché ancora oggi l'atomo non conviene.
"Volete il nucleare?" A questa richiesta, formulata in tre quesiti, 8 italiani su 10 nel 1987 risposero No. L' 8 novembre, si celebra il si celebra il 20° anniversario di una scelta radicale per il nostro Paese: quella fatta con il voto del referendum popolare che ha bandito la produzione di energia nucleare e reso l'Italia la prima tra le nazioni industrializzate a uscire dall'atomo.
Una strada che solo recentemente hanno seguito in Europa anche la Germania e la Spagna. Pensare di tornare indietro sarebbe folle. Se l'Italia oggi volesse allinearsi alla produzione elettrica media UE da nucleare (30%), dovrebbe costruire 8 reattori come quello che sta realizzando la Finlandia (il più grande al mondo), oppure 8 come gli ultimi completati in Francia tra il '96 e il '99, oppure 12 di quelli più grandi in costruzione in Cina o 13 di quelli di tipologia russa.
Sebbene l'AIEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) abbia censito nel mondo, a ottobre 2007, ben 439 centrali in attività per una potenza installata di 371.647 MW, il nucleare è oggi una fonte di energia in declino e, dopo la tragedia di Cernobyl del 1986, vede la maggioranza dell'opinione pubblica europea nettamente contraria. E lo è nonostante la ripresa di programmi nucleari in alcuni Paesi, nonostante la nuova ondata di consenso da parte del mondo politico alle prese con l'impennata dei prezzi del petrolio e, più recentemente, anche con la crisi del gas russo, nonostante l'atteggiamento possibilista di chi la considera un'opzione "pulita" per favorire la riduzione di gas serra e combattere i cambiamenti climatici. Infatti secondo l'AIEA, il contributo dell'atomo al fabbisogno mondiale di energia elettrica scenderà dal 15% al 13% entro il 2030. E a spiegare questo trend negativo ci sono i soliti vecchi problemi legati a questa fonte energetica. In primo luogo quelli legati alla sicurezza delle centrali, alla gestione delle scorie e allo smantellamento degli impianti in disuso, nonché alla loro protezione da eventuali attacchi terroristici e alla proliferazione di armi a testata nucleare. A cui si deve aggiungere la sempre minore disponibilità di riserve di uranio e i costi "veri" necessari per fornire 1 kWh di energia elettronucleare.
Legambiente li ha analizzati uno per uno in un dossier dal titolo "I problemi irrisolti del nucleare a vent'anni dal referendum".
......le stesse cose...guarda un po' dette da Rubbia...........
Non solo il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via d'esaurimento, ma anche l'URANIO è destinato a scarseggiare entro 35-40anni, come del resto anche l'oro, il platino o il rame....Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra...Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro, che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l'uranio appunto, di durata limitata. Poi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie...Non esiste un nucleare sicuro. Esiste un calcolo di probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile. Si può parlare semmai di un nucleare innovativo...si può usare il torio, un elemento largamente disponibile in natura...e dal torio, le assicuro, non si tira fuori una bomba."
Poi Rubbia conclude dicendo un'ovvietà: il sole non è sfruttato perchè non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta.
...![]()
Coj fieuj gajard pien ëd vita guidà da Valentin
a l’ero nòsta vita a l’ero nòst Turin.
Sicuramente quando si devono giudicare dei "contenuti" è anche utile domandarsi chi ne è l'autore, tuttavia ciò non può costituire in nessun caso confutazione di quei contenuti ai quali bisogna invece contrapporre, per confutarli, dati e prove, o almeno opinioni, che li smentiscano.![]()
VENDO STREET WHITE ACCESSORIATA
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