
Originariamente Scritto da
Notturno
Che la democrazia non sia una macchina perfetta...

... anche Winston Churchill era abituato a definirla "il minore dei mali".
Quello che impressiona di queste ratifiche europee non è il risultato Irlandese; è che ai politici "europei", non servendo il consenso diretto della maggior parte della popolazione, non è fregato nulla di far capire ai cittadini in cosa consista questo step dell'unione... e francamente già questo menefreghismo credo che giustificherebbe il fallimento.
Credo che pesi enormemente il distacco della politica europea dalle esigenze dei cittadini che rappresenta: questo parlamento burocratico, mostruoso, fatto più da interpreti che da veri politici, condizionato da mille veti, ha legiferato nei campi più assurdi, arrivando a stabilire per legge la misura dei funghi, delle banane, delle zucchine, facendo scomparire migliaia di specialità gastronomiche perchè non in linea con i metodi di conservazione degli ultimi anni, il che rapportato alla storia dell'umanità è ridicolo - a un certo punto stavano per proibire il gorgonzola perchè contiene muffe, roba da indossare un giubbotto esplosivo ed andare a Bruxelles a fare piazza pulita degli imbecilli.
In compenso, sulle questioni serie, come l'imporre barriere doganali nei confronti dei paesi illiberali nei confronti dei quali non si può competere senza rimettere in discussione principi di equità e sicurezza, in materia di sicurezza in generale, in politica estera, questo elefante... è stato un fallimento.
Il cittadino cosa vede del processo europeo ? Le fabbriche che chiudono, altri paesi che si espandono, il proprio che si contrae su sè stesso... i campi nomadi di "europei" che invece che starsene a casa propria combinazione vuole che arrivino a casa sua... altri paesi che gli danno dello xenofobo, ed anche cittadini del suo stesso paese con lo stesso atteggiamento quando cerca di manifestare quantomeno la sua perplessità di fronte a certe dinamiche sociali... un futuro sempre più incerto... facile essere ostili alla nuova europa.
Inevitabile, se aggiungi una classe politica lontanissima dalla gente, la quale sembra non riuscire più neppure a parlare, figuriamoci a farlo in maniera credibile.
Personalmente non mi fà paura l'europa.
Sono molto preoccupato dalla forma intellettuale di coloro che la vogliono costruire, questo sì.