hai continuatao dalla parte sbagliata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!..Era estate, una di quelle torride, quelle in cui all'orizzonte vedi il miraggio talmente nididamente che ne senti quasi l'odore.
Era il periodo del grande esodo, flotte di macchine imbizzarite farcite di ogni cosa ed occupate da persone stanche si spostavan verso le piu ambite mete marittime con un unico scopo.....parcheggiar al piu presto la propria vettura e stravaccarsi ammucchiati l'un altro sotto il sole cocente.
Questo problema i nostri due personaggi, tre se consideriamo anche Lucky il cagnolino che avevan trovato quattro giorni prima abbondonato affamato ed impaurito sulla tangenziale sud, non l'avevan. Igor e Renato eran due motociclisti...e della tintarella,come sottolineerebbe con parole proprie Igor, non gliene fregava un emerito cazzo.
Così come a Igor non importava della meta. Viaggiare.
Solo il viaggio era importante per lui e Igor sentiva importante il ruolo di motociclista. Di essere vivo per il vento che sentiva in faccia. La sua naked era corpo unico con lui. Avevano freddo, Igor e la Speed. Sentivano la pioggia e nei giorni torridi come quello, sbuffavano infastiditi. Tutti e due.
Igor e la ventola del radiatore all'unisono. Due rumori similmente meccanici e umani allo stesso tempo.
Renato era amico di Igor, di quella strana amicizia che solo chi è motociclista sul serio può provare. E difficile da descrivere senza cadere nella retorica o nella banalità pseudo omosessuale. Due uomini, due naked infuocate e un randagio parte del loro micro universo. Una strada e un destino da disegnare come traiettorie in curva.
La velocità e la noncuranza del destino i loro soli bagagli in quel viaggio che ra iniziato qualche ora prima al bar. Annoiati. Svogliati e svuotati dall'afa della pianura, dove l'orizzonte è troppo piatto per promettere emozioni...
Che faccio proseguo? Vi piace?