fin dai tempi antichi per constatare la morte di una persona era usanza mordere l'alluce del piede e se non c'erano reazioni si dichiarava il decesso.
Tale usanza veniva tramandata da padre in figlio da decenni e decenni, e tale gesto ne condizionava il nome della categoria beccamorti.
Verso il 1870 a Napoli una tragedia segnò un cambiamento radicale in una notissima famiglia di beccamorti che si tramandava il lavoro da anni, successe che l'ultimo beccamorto non avendo figli maschi fù costretto a tramandare il lavoro alla figlia, prima beccamorto femmina della storia.
La poveretta si trovò al suo primo incarico un caso disperato, un malcapitato in una cava era saltato su un candelotto di dinamite perdendo gambe e braccia, la poveretta fu costretta a mordere la parte più estrema del defunto per constatarne il decesso, e fù cosi che nacquero le prime pompe funebri .