Premetto che non ho mai avuto un rapporto decente con i miei genitori, soprattutto con mio padre, una persona assolutamente egoista ed egocentrica, che ha sempre messo se stesso in evidenza e su questo ha basato le sue scelte di vita.
Fino a qui tutto normale, solo che quello che pensava lui doveva essere anche il pensiero degli altri, voleva imporre (non riuscendoci ovviamente) la sua idea di vita con una autorita' mai meritata.
Ho capito tante cose quando e' nato il mio primo figlio, ho capito cosa puo' essere l'amore totale ed assoluto per qualcuno, ed ho anche capito quanto mio padre questo amore non lo avesse mai provato, quanto poco abbia voluto bene ai suoi figli, e quanto questo abbia contribuito ad instaurare quel rapporto di assoluta freddezza che c'e' tra me e la mia famiglia di origine.
Un genitore deve essere prima di tutto coerente con l'educazione che vorrebbe dare ai figli, e quindi cercare di essere un esempio per loro.
mio padre mi ha sempre assillato su questioni di scarsa o nulla importanza solo per il puntiglio di una persona totalmente insoddisfatta di se stessa, solo per avere il modo di sfogare le proprie frustrazioni su qualcuno, e fare questo con un figlio non rende una persona degna di essere chiamata genitore.
io ancora oggi non riesco a chiamarlo Papa', lo chiamo per nome, non c'e' affetto tra noi, e nemmeno rispetto, forse e' la persona che piu' disapprovo nella vita.
So che sono cose dure da dire, ma purtroppo e' la realta'.
Ha sempre fatto il grosso con me per porsi invece con altri come una persona disponibile e normale.
Mia madre una povera donna troppo buona che ha dovuto sopportare questa presenza pesante per una vita, una donna che non ha mai avuto il coraggio di imporsi, abituata anche lei a sottostare a quello che le succede senza reagire.
Per questo motivo, nonostante le voglia bene, non riesco a perdonarle di avere taciuto per tutta la vita, anche di fronte ad evidenti ed inutili pressioni da parte di mio padre su di noi, di fronte ad un notevole e completamente inadeguato eccesso di autotrita'.
Da quando e' nato Lorenzo (il mio primogenito) mi si e' aperto un mondo nuovo, ed ho realizzato che un genitore non ha il diritto di essere cosi' poco attento alle sue azioni, non puo' cercare di imporre le proprie idee ad un figlio, non puo' essere egoista ma, anzi, deve fare di tutto per il bene della creatura che ha generato. La nascita di mio figlio lorenzo e dei miei due gemellini poi hanno fatto si che si alimentasse la consapevolezza che un padre che agisce come ha agito il mio non ha il diritto di essere genitore, per questo per me non lo e' piu'.
Non ho avuto un buon esempio da mio padre, ma l'esperienza mi e' servita, perche' adesso SO cosa NON devo fare per i miei figli, so che devo dare libero sfogo all' amore traboccante che provo per loro, so che devo fare TUTTO il possibile per rendergli la vita migliore, so che non importa niente altro all' infuori di loro....
Non dico che devo smettere vivere la mia vita, ma se devo fare una rinuncia non mi pesa e, soprattutto, se mi accorgo di sbagliare lo devo riconoscere e porvi rimedio...
Questo sfogo perche' e' successo un fatto increscioso, dato che mi trovo in Libano per un lungo periodo mia moglie con i nostri tre bambini si e' trovata a dover andare a trovare i miei per qualche giorno, mio padre, approfittando della mia assenza, (con me presente non lo avrebbe mai potuto fare), ha cominciato a fare con mio figlio quello che faceva con me, e mia moglie al telefono mi ha detto testuali parole:" adesso capisco cosa hai passato"...
Questo mi ha mandato in bestia, e non ho preso provvedimenti solo perche' l'ho dovuto promettere a mia moglie, pero' le ho chiesto di tornare subito a casa con una scusa e mi sono ripromesso di sistemare la questione una volta per tutte al mio ritorno... stavolta lo capiranno DEFINITIVAMENTE come devono funzionare le cose....
Scusate lo sfogo.. Davide