BARI - Prima ti multo, poi ti premio. Il Comune di Bari sceglie il bastone e la carota. Oltre alla tolleranza zero, per invogliare i motociclisti a indossare il casco inventa la contravvenzione a premi. Da domani al 30 settembre, per tutti coloro che saranno scoperti con la chioma al vento alla guida di motocicli, non saranno soltanto dolori.

Per far comprendere la gravità della trasgressione l'amministrazione comunale regalerà loro un casco nuovo di zecca. Il premio potrà essere ritirato negli uffici del comando della polizia municipale, ma soltanto dopo aver pagato la multa di 70 euro e scontato i 60 giorni di fermo amministrativo della moto. Per agevolarne il ritiro, gli agenti che accerteranno l'infrazione consegneranno ai trasgressori un contrassegno, insieme con la multa.

La campagna "Metto il casco, uso la testa", varata dall'amministrazione comunale, ha una funzione pedagogica. "È un'idea semplice, ma allo stesso tempo straordinaria con cui vogliamo far capire ai giovani che il casco salva la vita", spiega il sindaco Michele Emiliano, presentando il nuovo progetto per la sicurezza stradale insieme con il suo vice, Emanuele Martinelli, e il comandante della polizia municipale, Stefano Donati.

L'operazione avrà un impatto irrilevante sulle casse comunali. I caschi da regalare, su cui saranno stampati lo stemma del Comune e lo slogan dell'iniziativa, saranno infatti acquistati con i proventi delle multe pagate dai motociclisti. La polizia municipale indirizzerà l'attività di repressione non soltanto su chi guida a capo scoperto, ma anche su chi indossa un casco slacciato o non omologato, trasporta passeggeri senza casco o guida con bambini in braccio.

Comportamenti, questi ultimi, particolarmente diffusi in città. Nel 2007 a Bari sono stati 984 gli incidenti che hanno coinvolto motociclette e ciclomotori. Al 30 giugno scorso sono stati invece 475. Fra questi, alcuni sono stati gravissimi. Dallo scorso anno, sette persone sono morte, di cui quattro per mancato utilizzo del casco. Sempre nel 2007, le sanzioni per guida di moto a capo scoperto sono state 500; alla fine di maggio scorso è stata già raggiunta quota 200.

L'iniziativa dell'amministrazione comunale fa già discutere. Il capogruppo di An, Filippo Melchiorre, plaude alla tolleranza zero contro chi guida senza casco, ma disapprova il premio. "Va benissimo reprimere - osserva - ma donare un casco acquistato con i soldi della collettività a tutti coloro che violano coscientemente una norma del codice della strada non è un'azione educativa. Chi non utilizza il casco non lo fa certo perché non può permettersi di acquistarne uno, ma per quella cattiva abitudine di non rispettare la legge. Perché dovrebbe essere premiato?".

Il sindaco va però avanti per la propria strada. "Abbiamo chiesto alla polizia municipale di usare il pugno di ferro - insiste Emiliano - Se l'iniziativa si rivelerà efficace prenderemo in considerazione la possibilità di una proroga. Regalare un casco sponsorizzato dal Comune, dopo il pagamento della sanzione pecuniaria e il fermo amministrativo del veicolo, è uno di quei gesti che potrà avere effetti positivi sui ragazzi. Vogliamo riconciliare le giovani generazioni con la tutela della vita. I giovani sono la cosa più importante che abbiamo: il casco è un gesto di affetto nei loro confronti".




ma vi rendete conto???