Claudio Gabriel Vasilache, è il romeno trapiantato ad Ancona che il 27 giugno scorso aveva restituito a un anziano il portafogli trovato su un autobus. Conteneva circa mille euro, la pensione che l’uomo aveva appena ritirato. Vasilache non stette lì ad esitare. Dai documenti cercò di risalire al proprietario del portafogli. Poi, non conoscendo la via del domicilio, si consultò con la moglie. Alla fine andarono dai carabinieri insieme per restituire i soldi trovati.
Ha 40 anni, fa il carpentiere ed è in Italia da sei. Dopo una parentesi nel Bresciano si è trasferito ad Ancona: lavora per una ditta esterna ai cantieri navali. Guadagna 1.200 euro al mese: parte dei soldi la spedisce in Romania ai due figli, un maschio di 18 anni e una femmina di 16 avuti dalle precedenti nozze.
Si è risposato e oggi vive nel capoluogo marchigiano assieme alla sua nuova compagna e alla figlia di lei. Aver restituito un portafogli con dentro mille euro per lui è stato un gesto normale, dettato unicamente dalla buona educazione.
«Non credo di aver fatto nulla di speciale, se tutti gli stranieri che vivono e lavorano onestamente in Italia si comportassero così non ci sarebbero problemi di integrazione. Io non ne ho mai avuti e qui sto davvero bene». Anche il pensionato gli aveva offerto una ricompensa: «Non l’ho accettata — ha detto il romeno — perché credo che lui, dopo una vita di lavoro, abbia bisogno dei soldi più di me».