(ANSA) - ROMA, 10 LUG - La Cassazione invita i giudici alla comprensione nei confronti dei seguaci della religione rasta trovati in possesso di 'erba' in abbondanza. Secondo la Suprema Corte, gli adepti fumano marijuana per favorire la contemplazione e per questo ha accolto il ricorso di un uomo contro la condanna a 16 mesi inflittagli a Perugia nel 2004 per detenzione di droga. La sentenza e' stata annullata con rinvio alla Corte d'appello di Firenze.

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