argomento molto delicato...il doping...
la scienza farmaceutica ha compiuto passi da gigante...pur partendo da buoni principi,proprio per aiutare a diminuire i tempi di recupero dagli infortuni,gli stessi prodotti fungono bene da "sovralimentatori" del corpo umano...e alla fine è proprio questo uso che finanzia la ricerca...
purtroppo il professionismo ha come piaga il fatto che per vincere (= soldi) valga tutto...o quasi...anche il barare sulle proprie prestazioni ha oramai un peso rilevante in quasi tutti gli sport,perchè con i contratti di oggi,se non gareggi non guadagni...e se non vinci,guadagni poco...
oramai la cultura dello sport moderno,predilige una rapida ma fruttosa carriera sportiva,rispetto ad una lunga ma onorata performance nel tempo...tant'è che la vita media di uno sportivo si è abbassata parecchio ed inizia molto prima rispetto ad una volta.
il vero dilettante,non esiste più...anche perchè non ha speranza nel confronto con chi si spaccia per tale,ma santifica ogni sua azione (anche illecita) al raggiungimento dello scopo...per vincere...
a questo punto sono anch'io propenso a creare una categoria "open" dove tutto è lecito...con tutti gli annessi e connessi...
tanto,allo stato attuale delle cose,la lotta al doping è impari...e può colpire solo pochi atleti...magari denunciati dai rivali...oppure finire in casi clamorosi come quello di Haga che ha perso un mondiale superbike per essersi curato un raffreddore con un medicinale contenente efredrina...come se ne avesse bisogno per vincere...
non credo che nemmeno uno come Armstrong...dopo quello che ha passato,sia stato in grado di vincere Tour de France a ripetizione senza l'aiuto del doping...







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