Faccio notare che un casco per poter essere commercializzato deve superare l'omologazione prevista dal protocollo ECE 22-05. Questo prevede prove di impatto su superficie piana in 5 punti della calotta. Seguendo semplicemente questa logica sarebbero omologabili anche caschi a spicchi, cioè tipo quelli dei ciclisti, bastando che il casco protegga sui punti interessati dai test. Arai sottopone i suoi caschi a prove ulteriori rispetto a quelle richieste per l'omologazione ECE 22-05, come ad esempio sottoporre più volte ad impatto lo stesso punto (chi ci garantisce che cadendo lo stesso punto non venga interessato più di una volta dall'impatto?), o effettuare prove di "sfondamento" su superfice appuntita. Arai quindi investe più risorse in ricerca e sviluppo di un'altra azieda che produce caschi e poi li commercializza sottoponendoli esclusivamente ai limitati test dell' ECE 22-05 ( limitati rispetto per esempio alla omologazione Americana che mi pare si chiami Snell).Come dire...il prezzo della sicurezza!Voi cosa scegliete?